“La telefonata dal Quirinale su Sanremo? Una fandonia di Pupo”: lo staff di Napolitano contro il cantante

28 Nov 2023 11:10 - di Luisa Perri
Pupo, Quirinale, Sanremo

«Prima della finale i vertici Rai avevano ricevuto una telefonata dalla presidenza della Repubblica, temevano lo scandalo di un rappresentante di casa Savoia al primo posto a Sanremo»: le parole di Pupo a Repubblica tengono ancora banco sui giornali.

Il Quirinale non intervenne per quel Festival di Sanremo, ma qualcosa accadde

Correva l’anno 2010, il presidente della Repubblica era l’appena scomparso Giorgio Napolitano e il vincitore fu Valerio Scanu.  «Avevano capito che avremmo vinto osservando il picco di ascolti record della serata in cui avevamo ospitato Marcello Lippi: quella sera si ruppe una chitarra, ci fu un attimo di impasse e allora Lippi fece un promo della canzone, cosa che non si poteva fare». Allora minacciarono la squalifica, Pupo rifiutò e, sempre secondo lui, «pensarono a un accordo, mi proposero secondo (posto ndr), dissi: “Secondo va bene”». Dalla Rai nessun commento, dallo staff di Napolitano sì.

«Ho letto con stupore dell’ipotesi di una telefonata del Quirinale per modificare l’esito del Festival di Sanremo», dice Giovanni Matteoli, consigliere per l’informazione dell’ ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, interviene dopo le parole del cantante Pupo che, in un’intervista, ha ipotizzato di non aver vinto il Festival di Sanremo del 2010, in cui canto’ in coppia con Emanuele Filiberto, a causa di un intervento del Quirinale. «A nome di tutti gli stretti collaboratori del presidente Napolitano – riprende allora Matteoli – smentisco recisamente tale fandonia». E ancora, all’Adnkronos:  «La ricerca di complotti’ arriva ormai a altissime vette di ridicolo», incalza Matteoli, che con l’Adnkronos rincara la dose: «Forse tirare fuori questa notizia oggi è utile per raggranellare un po’ di visibilità e di audience».

L’onda anomala di voti che fece vincere Scanu in 50 minuti

A onor di cronaca il quotidiano Avvenire dimostrò allora che ci fu «un’onda anomala» nella votazione finale. Ora Pupo tira di nuovo fuori quell’episodio, suscitando un’ondata di commenti. Nelle numerose edizioni della kermesse canora, è la prima volta che viene tirata fuori una presunta interferenza del Quirinale nel Festival di Sanremo.

Ecco come Avvenire ha ricostruito la vicenda. «Alle 23.12 di sabato notte, Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici per i televotanti avevano vinto il Festival di Sanremo, con 212.482 voti, pari al 32,95% di tutte le preferenze espresse dal pubblico».

«È indubbio che l’incoronazione sanremese del trio con al centro il rampollo di casa Savoia – scrive il quotidiano dei Vescovi – sarebbe stata un evento capace di scatenare feroci polemiche politiche, ma stiamo ancora ai fatti. Nella finale di quel Sanremo l’ultimo televoto, quello che poteva decidere tutto, restò aperto per poco meno di 53 minuti, durante i quali ai voti raccolti fin lì dal Trio patriottico se ne aggiunsero solo 1.384, mentre Valerio Scanu ne raccolse ben 96.517 in aggiunta a quelli già accumulati prima. Ci fu quindi «un’onda anomala» che cambiò tutto, facendo emergere Valerio Scanu come vincitore».

 

 

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