La Russa: il duo dei comici russi ha ingannato vari leader, solo in Italia si dà tanto peso a questa vicenda…

3 Nov 2023 17:27 - di Redazione

Il presidente del Senato Ignazio La Russa torna sul tema della telefonata fake del duo di comici russi Vovan e Lexus. “Se sciatteria, o meglio superficialità, c’è stata, è stata internazionale ed è comune a tutti quelli che negli anni sono stati oggetto di questi scherzi. – ha detto La Russa – Solo in Italia sta creando tanto scalpore. Quando è capitato ad altri, hanno dedicato poche righe. Probabilmente c’è una strumentalità nel dare tanto peso a una vicenda che comunque non è uno scherzo. Ma qualcosa di preparato per incidere nella vicenda di guerra che sta attraversando il mondo”.

Sulla telefonata fake è tornata anche la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa che ha fatto seguito al cdm odierno.  “Sul finale ho avuto un dubbio – ha raccontato – soprattutto quando è venuto fuori il nazionalismo ucraino che è un tipico tema della propaganda russa. Ho avuto un dubbio e ho segnalato la cosa all’ufficio diplomatico. Lì credo ci sia stata una superficialità nel procedere ed è questo il motivo per cui stamattina il consigliere Talò ha rassegnato le dimissioni”.

“Lo voglio ringraziare – ha aggiunto – il suo è un gesto di grande responsabilità”, fatto nella “consapevolezza” della “superficialità” con cui è stata gestita la vicenda, “ma che racconta una persona a servizio delle istituzioni da qualche decennio, è stato anche al mio servizio e io credo che abbiamo gestito almeno altre 80” telefonate con leader esteri. “Io credo di essere il premier che ha incontrato come nessun un altro” altri capi di governo “e mi spiace che in questo inciampo si possa mettere in discussione il lavoro fatto, ma vedete più fai più rischi. Siamo tutti dispiaciuti, Talò se ne è assunto la responsabilità. Ringrazio lui e l’ufficio diplomatico. Dopodiché, nello specifico, se una telefonata viene passata da Palazzo Chigi è data per buona…”.

La Russa ha anche parlato dell’approvazione della riforma sul premierato. Per le riforme – ha detto – è cominciato un percorso “che si concluderà quando saranno approvate: o con la maggioranza prescritta o con il voto degli italiani se sarà necessario il referendum. E’ tanto tempo che l’Italia discute attorno alla possibilità di una riforma costituzionale. Non ci è mai riuscito nessun governo. Io confido che questo governo ci riesca con il massimo del consenso possibile”.

 

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