Intelligenza artificiale, Meloni: “È la sfida più grande, lavoriamo per essere all’avanguardia”

9 Nov 2023 20:57 - di Gigliola Bardi
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Le “enormi sfide” poste dall’intelligenza artificiale sono state al centro della riunione del Comitato interministeriale per la transizione digitale presieduta dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Durante il vertice, che si è tenuto a Palazzo Chigi, è stato rimarcato il lavoro del governo nella strategia nazionale, nel continuo confronto tra istituzioni, imprese e università con particolare attenzione al tema che, come più volte chiarito dal premier, avrà anche particolare attenzione nel corso della presidenza italiana del G7. I partecipanti al Comitato, ha fatto sapere Palazzo Chigi, “hanno condiviso l’attenzione e il lavoro costante che l’esecutivo sta portando avanti, nel suo complesso, per rispondere” agli scenari cruciali che si aprono con l’intelligenza artificiale, rispetto alla quale il sottosegretario all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha ricevuto la delega per la definizione degli indirizzi strategici del governo e delle attività di coordinamento.

Meloni: “L’intelligenza artificiale è la più grande sfida di quest’epoca”

Secondo quanto emerso dall’incontro, Meloni ha ricordato che l’intelligenza artificiale generativa “può essere considerata come la più grande sfida intellettuale, pratica e antropologica di quest’epoca e probabilmente non soltanto di questa epoca. Le applicazioni di questa nuova tecnologia possono generare grandi opportunità in molti campi, ma anche portare con sé enormi rischi. Credo anche che per noi sia più facile vedere le opportunità che prevedere i rischi, anche perché ci troviamo di fronte a un progresso che va molto veloce e che spesso supera la capacità della politica di mantenere il passo”. “Noi ci stiamo muovendo, e, per esempio, è in fase di costituzione un fondo specifico per sostenere le start up italiane del settore”, ha ricordato Meloni, spiegando di essere d’accordo col sottosegretario Butti “quando dice che dobbiamo lavorare per la nascita di campioni nazionali anche in questo campo, nel quale possiamo essere all’avanguardia, purché si lavori sul tessuto produttivo e industriale, per essere all’altezza della sfida a livello globale”.

La centralità del tema durante il G7 a presidenza italiana

Quindi, ribadendo i concetti espressi tanto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite e quanto al recente “AI Safety Summit” di Londra promosso dal primo ministro Rishi Sunak e dal governo britannico, Meloni ha sottolineato che “noi abbiamo come Italia un’occasione, perché nel 2024 saremo presidenti del G7. Abbiamo già annunciato che tra le attività intendiamo tenere anche una conferenza internazionale sul rapporto tra intelligenza artificiale e lavoro”. “Noi dobbiamo evitare che aumenti il divario tra i ricchi e i poveri, che scompaia la classe media e che in definitiva l’impatto dell’intelligenza artificiale sia più negativo che positivo sulle nostre vite e sulle nostre società“, ha avvertito il premier, parlando di “un immane lavoro” e ribadendo che si tratta di “una materia sulla quale dobbiamo coinvolgere gli attori privati, perché costruire una governance dell’intelligenza artificiale non vuol dire lavorare contro le aziende, ma dialogare col mondo privato in un mondo in cui gli interessi pubblici e privati, entrambi legittimi, non sono sempre sovrapponibili e a volte sono in contrasto”.

Il Comitato interministeriale per la transizione digitale

All’incontro, oltre a Meloni e Butti, hanno partecipato il vicepremier Antonio Tajani in video collegamento, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il ministro della Salute Orazio Schillaci, il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, il presidente della Conferenza delle regioni Massimiliano Fedriga. Presenti, inoltre, il Presidente dell’Anci Antonio Decaro in video collegamento e il vicepresidente dell’Upi Angelo Caruso.

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