Fazzolari da Vespa: la sinistra spara sull’accordo con l’Albania perché non vogliono fermare l’immigrazione illegale
Sull’accordo con l’Albania il “fuoco di sbarramento è solo dalla sinistra”. Per gli italiani quell’accordo è ok. Lo sostiene Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ospite di ‘Cinque Minuti‘ su Rai1, condotto da Bruno Vespa. Chi non vede bene l’accordo Italia-Albania “vede di cattivo occhio qualsiasi misura per fermare l’immigrazione illegale di massa. Penso che da parte degli italiani sia ben recepita”. Aggiunge inoltre che “la Commissione europea è stata informata prima” dell’intesa con l’Albania “e non ci sono stati rilievi particolari. Così come le dichiarazioni che sono state fatte adesso vanno in quella direzione, poi non hanno modo di esprimersi finché non vedranno il testo normativo che farà l’Italia, ma non c’è una contrarietà a priori su questa forma di accordo”.
I migranti potranno essere trattenuti fino a 18 mesi anche in Albania
“Abbiamo stabilito – ha continuato Fazzolari parlando dell’accordo – che chi non ha diritto può essere trattenuto fino a 18 mesi in attesa del rimpatrio, questo” lasso di tempo “vogliamo applicarlo anche in Albania. C’è la possibilità di trattenimento fino a 18 mesi” per la legge italiana, e questo arco temporale il governo punta a ‘esportarlo’ anche nei centri che nasceranno in Albania sotto giurisdizione italiana. “Poi vedremo quando faremo la norma per dare applicazione all’intesa” stretta con Edi Rama.
Procedure accelerate per rispondere alle richieste di asilo
Il massimo per trattenere migranti illegali “consentito dalla legge italiana è 18 mesi. Quello che accade in Albania è lo stesso che accade in Italia. Abbiamo fatto procedure accelerate, in 28 giorni siamo in grado di rispondere alla richiesta. Poi chi non ha diritto può essere trattenuto fino a 18 mesi in attesa del rimpatrio. È lo schema che possiamo applicare anche nei centri in Albania”, l’obiettivo del governo messo in chiaro da Fazzolari.
Il premierato: un impegno preso con gli elettori
Con la riforma sul premierato – ha aggiunto – “abbiamo rispettato un impegno preso con gli elettori. L’elezione diretta del premier, la legge ribaltone per evitare governo tecnici o” che si arrivi ” a maggioranze non scelte dagli italiani”. Con la riforma “rimettiamo al centro la sovranità popolare”, con “un premier molto più forte nelle dinamiche di palazzo”.
Sulla norma anti-ribaltone prevista dal ddl Casellati “non è vero che siamo scettici, ma se avessimo fatto una riforma noi” di Fdi “avremmo fatto una riforma molto più incisiva”, che avrebbe puntato “al presidenzialismo. Il nostro obiettivo non è una battaglia ideologica ma rimettere al centro sovranità e dare stabilità al Paese”.