Ex Ilva, il governo incontra i sindacati: confermato l’impegno per l’acciaio italiano e per i lavoratori
Un confronto “importante”, che si è svolto in un “clima franco” e nel corso del quale il governo ha ribadito gli impegni contro la chiusura o la liquidazione dell’ex Ilva. Così Palazzo Chigi sull’incontro tra il governo e le confederazioni sindacali sullo stabilimento di Taranto. Una riunione “tecnico-operativa”, alla quale per l’esecutivo hanno preso parte i Capi di Gabinetto della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri competenti (Lavoro e Politiche sociali, Imprese e Made in Italy e Affari europei, Politiche di coesione, Sud e Pnrr) e per le associazioni sindacali hanno partecipato i rappresentanti di Fim-Cisl, Fiom- Cgil, Uilm-UIL, Usb e Ugl metalmeccanici.
Tra governo e sindacati un confronto “franco” sull’ex Ilva
“Il tavolo di confronto, che sarà stabile e permanente – ha riferito la presidenza del Consiglio – si è svolto in un clima franco ed è stato l’occasione per aggiornare i sindacati sugli avanzamenti che il governo sta portando avanti per affrontare le complesse questioni che caratterizzano da decenni l’impianto siderurgico di Taranto. Per l’esecutivo – si legge ancora nella nota di Palazzo Chigi – si tratta di un confronto importante che rientra nell’ambito della strategia nazionale in cui l’acciaio italiano torna a essere protagonista e che mira a mettere nero su bianco le urgenze e gli impegni che devono essere assunti da tutte le parti”.
Palazzo Chigi ribadisce gli impegni contro ipotesi di chiusura o liquidazione dell’ex Ilva
“Da parte propria il governo, sottolineando chiaramente l’intenzione di continuare a fare la propria parte, ha ribadito gli impegni assunti che prevedono l’assoluta esclusione di ipotesi di chiusura o liquidazione dello stabilimento nonché della sospensione dell’attività e ha garantito che l’obiettivo resta quello del raggiungimento nel tempo di determinati livelli di produzione”, ha chiarito ancora la presidenza del Consiglio. In particolare, i sindacati sono stati aggiornati sul tema relativo alla sicurezza sul lavoro, questione ritenuta essenziale dall’esecutivo e sulla quale è stato comunicato che l’azienda Arcelor Mittal è stata diffidata dal mettere in cassa integrazione i lavoratori che si occupano di manutenzione. Per quanto riguarda la Cig è stato ricordato che nel disegno di legge di Bilancio è stata inserita una norma che può essere rimodulata a seconda dei livelli produttivi su cui l’azienda si è impegnata, con l’obiettivo prioritario di mantenere la tutela dei lavoratori.
La sicurezza, la procedura d’infrazione, il Pnrr
“Oltre alle garanzie sulla sicurezza degli stabilimenti, sono stati forniti anche aggiornamenti sulla positiva definizione della procedura d’infrazione in atto, sulle interlocuzioni con la Commissione europea nell’ambito della revisione del Pnrr legata al capitolo RePowerEu e sulla verifica del concreto impegno del socio privato al rilancio dell’impianto. Ogni necessario approfondimento sui temi di carattere industriale è stato rimandato a dopo il 23 novembre quando è stata convocata l’Assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia”, è la conclusione della nota.