Edith Bruck: “A sinistra troppi antisemiti e sui migranti ho cambiato idea. Non possiamo accogliere chi ci odia”
«Sì, è vero, ho cambiato idea dopo il massacro dei bambini a Kfar Aza. Per anni, in Italia, abbiamo accolto tutti coloro che arrivavano dal mare. Io stessa dicevo: poveretti, dobbiamo aiutarli. Ma adesso è molto diverso”: parole della scrittrice Edith Bruck, che al Corriere della Sera argomenta il concetto.
“In Francia hanno 8 milioni di immigrati e sono i più antisemiti di tutti”
«L’antisemitismo – spiega la 92enne scrittrice scampata ad Auschwitz – sta attraversando la Palestina e l’intero mondo arabo. Sono totalmente avvelenati non solo contro Israele ma contro tutti gli ebrei. Hanno imparato e copiato dal nazismo le espressioni più atroci. Dicono: stermineremo tutti gli ebrei, li annienteremo fino all’ultimo. Sono le stesse frasi, esprimono la stessa volontà. Quindi stiamo accogliendo i nostri stessi nemici in casa. Ma vediamo cosa è accaduto in Francia? Quasi otto milioni di immigrati e sono loro i più antisemiti di tutti».
“Soffro per l’antisemitismo di sinistra, perché io sono sempre stata di sinistra”
In un’altra intervista a Libero, Edith Bruck dice di soffrire per l’antisemitismo di sinistra. Fermare, dunque, l’immigrazione, dopo le parole da sempre pronunciate per l’accoglienza? «Lo so bene. Io non avevo alcun pregiudizio, ho sempre difeso i più deboli, chi fuggiva dalla fame e dalla guerra. Mi sono sempre schierata dalla loro parte. Però ora tutto è cambiato. Io stessa sono cambiata. Sì, sono cambiata. Quelle atroci immagini delle teste di bambini decapitati usate per giocare a calcio sono le stesse di Auschwitz. E ora, in mezzo a chi arriva, è facile immaginare che ci siano terroristi, militanti antisemiti.Davvero non so come si possa fare, difficile selezionare chi arriva. Ma far entrare tutti, ora, è assurdo».
Edith Bruck a Libero: “Ringrazio Meloni e Salvini per le loro posizioni”
La sopravvissuta ai lager nazisti ammette: «Non avrei mai voluto dovermi augurare che Salvini sostenesse così le posizioni di Israele, parlando di modello di democrazia, l’unico in quell’area. E così fa Meloni. Dobbiamo ringraziarli per come difendono Israele: il mondo si è capovolto. Noi prima ce l’avevamo con loro due per come la pensavano sull’immigrazione. Oggi per me non è più così. Una certa sinistra per troppi anni è stata cieca, ha difeso le posizioni palestinesi come se fossero tutti santi. E quale è il risultato? Ci ritroviamo in casa veri e propri fascisti, neonazisti». Per poi accusare: «Mi chiede dell’antisemitismo di sinistra? Beh, c’è, ed è grande l’antisemitismo di sinistra. E mi fa soffrire. Mi fa soffrire molto perché io sono sempre stata una donna di sinistra».
Chi è Edith Bruck
Scrittrice ungherese naturalizzata italiana (n. Tiszabercel 1931). Reduce dell’Olocausto, sopravvissuta alla deportazione nei campi di concentramento di Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen, ha trascorso gran parte della sua vita a raccontare la terribile esperienza con la sua arte, gli scritti e portando la propria testimonianza presso scuole e università, per mantenere viva la memoria. Trasferitasi in Italia ne ha adottato la lingua. B. ha collaborato con alcuni giornali, tra cui Il Tempo, il Corriere della Sera e Il Messaggero, occupandosi tra l’altro dei temi dell’identità ebraica e della politica di Israele. Traduttrice, autrice teatrale e di poesie, sceneggiatrice e regista, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2021), nel 2023 è stata insignita del Premio Campiello alla carriera.