Biden e Xi, l’incontro il 15 novembre. La Casa Bianca: “Competizione, ma nessuna Guerra Fredda”
L’atteso bilaterale tra Joe Biden e Xi Jinping si terrà il 15 novembre a San Francisco, a margine del vertice Apec (Asian-Pacific economic cooperation). La data è stata confermata dalla portavoce della Casa Bianca, Karin Jean-Pierre, con una nota nella quale l’amministrazione Usa ha spiegato che i due leader “discuteranno di questioni relative alle relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Repubblica popolare cinese, della costante importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione e di una serie di questioni regionali e globali”. L’ultimo incontro tra Biden e Xi fu un anno fa, al G20 di Bali.
La Casa Bianca: “Siamo in competizione, ma non c’è una Guerra Fredda”
Nella stessa nota, la Casa Bianca ha aggiunto che Biden e Xi “discuteranno anche di come gli Stati Uniti e la Repubblica popolare cinese possano continuare a gestire responsabilmente la competizione e a collaborare laddove i nostri interessi sono allineati, in particolare sulle sfide transnazionali che interessano la comunità internazionale”. Fuori dall’ufficialità dei comunicati, fonti di Washington hanno chiarito che gli Usa hanno rispetto all’incontro “aspettative realistiche” con l’obiettivo di “gestire la competizione e ridurre i rischi di un conflitto”. “Con la Cina – ha fatto trapelare la Casa Bianca – siamo in concorrenza, ma nessuna Guerra Fredda. Vogliamo creare un framework per una gestione di successo di un rapporto complicato”.
L’incontro tra Biden e Xi secondo gli analisti
Gli analisti considerano l’incontro cruciale per capire non solo in quale direzione evolveranno i rapporti tra le due superpotenze, ma anche come intenderanno gestire, in un mondo sempre più instabile, la contrapposizione tra i due differenti modelli di governance globale che rappresentano. La Cnn ha dedicato al tema una lunga analisi, ricordando la più volte dichiarata volontà di Xi di porsi come leader globale, aggregando intorno a sé i Paesi che si sentono lasciati ai margini dal modello statunitense.
Le mosse della Cina per soffiare agli Usa la leadership globale
L’emittente ha sottolineato che Xi, forte di un terzo mandato conferitogli l’anno scorso che di fatto non pone limiti alla sua permanenza al potere, ambisce ad un rimodellamento dell’attuale sistema internazionale, giovandosi del supporto di diversi Paesi in via di sviluppo, con cui ha saputo tessere una rete diplomatica ed economica, di una “vasta rete” di organizzazioni internazionali alternative a quelle occidentali e anche, sostiene la Cnn, delle difficoltà degli Usa, la cui leadership globale non risulta più solida come un tempo. Per tutti questi motivi, secondo gli analisti, l’incontro di San Francisco promette di essere un indicatore geopolitico di primaria importanza, anche se, sottolineano, al di là delle ambizioni di Xi resta da vedere quanto la visione cinese possa poi davvero fare presa a livello globale.