Bernini: «Le occupazioni degli atenei sono a senso unico e impediscono le attività a tanti studenti»

16 Nov 2023 9:13 - di Italpress

Sugli alloggi per gli studenti «siamo all’anno zero: abbiamo creato 8.500 posti letto in un anno, altri ne stiamo facendo» e «stiamo continuando a implementare la collaborazione tra il Demanio (che ci segnala immobili sfitti), il Ministero, le Regioni e i Comuni che ci stanno aiutando moltissimo per riempire questi immobili, ristrutturandoli e facendo rigenerazione urbana». Lo ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, a Tg2 Post. «Questo è il nostro impegno, sta andando molto bene: non c’è solo il Pnrr, ci sono anche altre iniziative che creano alloggi. Abbiamo creato una cabina di regia a Palazzo Chigi che si riunisce tutte le settimane: progressivamente stiamo creando posti letto».

Bernini: dobbiamo rendere il nostro Paese più attrattivo

«Non parlerei di fuga di cervelli, ma di un nostro impegno – e ci stiamo mettendo tutta la forza che abbiamo – a rendere il nostro Paese più attrattivo, non solamente per i nostri ragazzi e ragazze che se ne sono andati e che noi dobbiamo mettere in condizione di tornare», ma anche con l’obiettivo di «attirare anche gli studenti stranieri». Questo lo si fa «creando delle infrastrutture di ricerca che siano interessanti, sia sotto il profilo dei temi che trattano, sia che garantiscano loro una continuità».

L’affondo sulle occupazioni degli atenei

«Gli atenei si stanno comportando in maniera estremamente corretta» e «al momento i rettori stanno gestendo la situazione» delle occupazioni, «unitamente alle forze dell’ordine e alle forze di pubblica sicurezza, in maniera estremamente rispettosa», ha detto Anna Maria Bernini, a Tg2 Post. «L’occupazione non è un dibattito, ma è una forma unilaterale di presa di possesso di una porzione di università che viene tolta ad altri e alle attività. Si potrebbero fare dibattiti sulla situazione israelo-palestinese, ascoltando una voce e l’altra. Tutto quello che è unilaterale, unidirezionale e non va verso il dialogo non ha nulla a che vedere con l’attività universitaria, che peraltro viene bloccata dall’occupazione». (ITALPRESS).

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