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Adesioni flop allo sciopero generale: i dati del ministero del Lavoro. Valditara: “Avanti sulle riforme”

Politica - di Carlo Marini - 17 Novembre 2023 - AGGIORNATO 18 Novembre 2023 alle 16:05

Flop dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil. Secondo i primi dati preliminari che Affaritaliani ha ottenuto da fonti ai massimi livelli del ministero del Lavoro, l’adesione allo sciopero dei due sindacati guidati da Landini e Bombardieri sarebbe stata la seguente: scuola 4%; Sanità 4%; Poste 4,2; Industria chimica 8%; Telecomunicazioni 8%; Call center 5%.

«Massimo rispetto per chi oggi ha scioperato, va tuttavia segnalato che l’adesione allo sciopero nella scuola è stata molto bassa», commenta a caldo il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. «Si configura il clamoroso insuccesso dell’iniziativa di alcuni sindacati – aggiunge – Andiamo avanti sulla strada delle riforme».

Di tutt’altro tenore le roboanti dichiarazioni che arrivano da fonti sindacali. «Nel Centro Italia, adesioni medie di oltre il 70% in alcune regioni. Alta l’adesione anche nei settori che oggi si sono fermati a livello nazionale, Pubblico impiego, Scuola, Università, Ricerca, Poste e Trasporti. In quest’ultimo si registrano picchi del 100% nei porti, fino all’80% nella logistica e nei Tpl e nel trasporto ferroviario, comparti sottoposti alla precettazione, del 70%». Sono i dati che indicano gli stessi sindacati.

Per i sindacati lo sciopero generale è stato un successo, a Roma disagi molto contenuti

Cgil e Uil indicano inoltre «adesioni del 100% alla Sammontana Spa Gelateria di Firenze e alla Servizi Ospedalieri di Lucca. Astensione totale anche alla Dussman Ristorazione scolastica di Ancona. In tanti e tante hanno incrociato le braccia in tutti i settori privati. Qualche numero: a Firenze alla The Bridge il 70% degli addetti si è astenuto, al Nuovo Pignone l’80%; ad Ancona alla Fincantieri raggiunto l’80% di adesioni, alla Ariston il 90% e alla Tod’s di Fermo il 60. Stop per l’80% degli operai della Ast di Terni. Nel Lazio oltre il 90% degli addetti Findus e Cmb Carpi hanno aderito allo sciopero, così come il 70% dei lavoratori della filiera Amazon. 60% raggiunto alla Rdb Italprefabbricati di Teramo, 90% alle Trafilerie Meridionali di Chieti e 75% alla Teknocall de L’Aquila».

In tutte le regioni coinvolte dallo sciopero, sottolineano inoltre, si sono tenute “grandi manifestazioni», in particolare a Roma in 60 mila in piazza del Popolo, dove hanno chiuso il comizio il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.La mobilitazione di Cgil e Uil proseguirà con gli scioperi e le manifestazioni della Sicilia il 20 novembre, delle regioni del Nord il 24, della Sardegna il 27 e delle regioni del Sud il primo dicembre.

Nella Capitale fa testo il traffico: un venerdì 17 che non è stato nero per i trasporti. I disagi per i romani sono stati piuttosto contenuti. L’adesione complessiva del personale Atac allo sciopero di oggi è stata appena del 18 per cento, con le linee A e B della metropolitana rimaste pienamente funzionanti. Gli unici disagi per i viaggiatori sono stati relativi alla tratta più marginale del trasporto pubblico, quello della linea C.

 

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