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Transumanza, Giambruno si scusa e poi ironizza sui colleghi “bravi”. Ma ai detrattori non basta

Transumanza, Giambruno si scusa e poi ironizza sui colleghi “bravi”. Ma ai detrattori non basta

Cronaca - di Redazione - 3 Ottobre 2023 - AGGIORNATO 3 Ottobre 2023 alle 20:08

Transumanza, Andrea Giambruno ha deciso di scusarsi per avere usato quel termine a proposito delle migrazioni dall’Africa. I sempre pronti all’accusa di razzismo, Corrado Formigli in testa, hanno montato lo shitstorm e il giornalista si è scusato.  “Ho utilizzato un termine decisamente inopportuno e inappropriato. Me ne scuso con queste persone, con il pubblico da casa e con l’azienda che mi ospita. Durante una diretta lo sapete, o almeno chi fa questo mestiere lo sa, si utilizzano migliaia di parole e può capitare a chiunque umanamente di sbagliare. Io lo faccio, ho fatto mea culpa”.

Il finale lo dedica a coloro che lo hanno veementemente criticato, con uno zelo che di sicuro non ci sarebbe stato se Giambruno non fosse stato il compagno di Giorgia Meloni.  “In chiusura – ha detto il giornalista che conduce il Diario del giorno su Tg4 – un ringraziamento anche a quei colleghi, quelli bravi s’intende, che ogni giorno mi spiegano e mi dicono quello che devo dire o non dire. A quelli che sono così bravi  io dico solo una cosa: vi ringrazio sentitamente, vi sono molto riconoscente, ma davvero molto”.

Una frase ironica ma ovviamente non è andata bene lo stesso. In particolare all’onnipresente Selvaggia Lucarelli che vi ha visto persino una velata minaccia. “Questo modo astioso di gestire le criticità – ha scritto sulle sue pagine social – come se ci fosse sempre un torto subito anziché un errore commesso, ci fosse sempre un ‘ve la farò pagare’ mi ricorda quello che adotta spesso qualcun altro: Giorgia Meloni”.

Ormai il tentativo di “blastare” un’esponente del centrodestra o un personaggio televisivo o dello spettacolo non allineato a sinistra è la rivincita che i sinistri praticano sui social. Sfogando così le loro frustrazioni alimentate dalla cocente sconfitta di un anno fa. Ora se la prendono con Lollobrigida, ora con Pino Insegno e da ultimo con Andrea Giambruno. Una cupoletta di fedelissimi amplifica diligentemente le loro “denunce”. E’ questa la loro ridicola “resistenza”.

 

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di Redazione - 3 Ottobre 2023