Terrorismo, Foti: “L’Europa si è svegliata. Ora serve una procedura comune sulle espulsioni”

20 Ott 2023 9:55 - di Angelica Orlandi

“Quanto accaduto con il terrorista di Bruxelles impone una riflessione” Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera è intervenuto a tutto tondo in Tv e in molte interviste sulla crisi in Medio Oriente, sulle piazze pro- Hamas, sul terrorismo, sul tema migranti. “Per due anni, malgrado provvedimenti di espulsione”, il tunisino Abdesalem Lassoued “è andato in giro per l’Europa. Se è vero, come è vero, che le direttive sono europee, è opportuno avere una procedura di espulsione comune“. Così in una intervista al Foglio. Il tema tocca da vicino un’altra questione delicata: le sentenze dei giudici. “Penso che debbano applicare la legge e non interpretare la legge -dichiara Foti al quotidiano di Cerasa-. Un migrante che non ha nulla da nascondere lo ritrovi facilmente; ma un migrante caricato a odio lo trovi, dopo due anni, come accaduto, con un kalashinikov in mano”.

Terrorismo, Foti: “L’Europa improvvisamente si è svegliata”

In precedenza, ospite di “Stasera Italia” da Nicola Porro, Foti si era espresso sulla linea dell’esecutivo proprio in tema di immigrazione. Il conduttore ha testimoniato con una ricerca d’archivio come gli attentatori di Berlino, ai mercatini di Natale, di Nizza e di altri agguati mortali, fossero sbarcati a Lampedusa. “Il governo Meloni ha ribadito che bisogna fermare le partenze- ha asserito il capogruppo-. E l’abbiamo detto ad una Europa che è stata sorda per alcuni mesi e poi improvvisamente si è svegliata. Nel momento in cui almeno 8 Paesi europei, assieme all’Italia, decidono di sospendere per alcuni giorni Schengen è perché hanno iniziato a temere quello che noi abbiamo detto in più occasioni: e cioè che dai barconi possono sbarcare dei terroristi”.

“L’obiettivo, dopo Israele, è tutto l’Occidente”

Lo preoccupano il disinteresse, da un lato, e dall’altro la scarsa comprensione della guerra tra Israele e Hamas nell’opinione comune. “Mi preoccupano alcuni sondaggi di questi giorni che ci dicono che la crisi Mediorientale interessa solo un 15% degli italiani, che si schiera per Israele; un 7% per Hamas e la gran parte non è assolutamente interessata alla questione. Questo è un dato molto negativo. Perché ritengo invece che la partita che si sta giocando oggi ha come obiettivo primo Israele; ma come obiettivo certo l’Occidente. Chi pensa che sia solo un problema di Israele non sta capendo qual è la finalità di questa operazione: rinsaldare il mondo Mediorientale con le piazze infiammate anche dei Paesi del Golfo: cosa che non si verificava da tempo, per avere un nemico che si chiama Occidente“.

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