Sì unanime della Camera alla legge sulla violenza contro le donne. FdI: è un segnale forte

26 Ott 2023 18:41 - di Gloria Sabatini

Via libera all’unanimità al disegno di legge contro la violenza sulle donne e sulle violenza domestica Montecitorio. Con 190 sì e nessun voto contrario il provvedimento segna un ulteriore passo in avanti per combattere un fenomeno tristemente in crescita. “È un risultato importante, frutto di un grande lavoro del governo e del Parlamento a maggioranza centrodestra”. È il commento a caldo di Carolina Varchi, capogruppo in commissione Giustizia di Fratelli d’Italia. “Quest’Aula lancia un segnale chiaro: non lasceremo più le donne sole. Da oggi, grazie all’intuizione e alla tenacia dei ministri Roccella, Nordio e Piantedosi, esistono strumenti nuovi. Per la tutela, per la prevenzione dei delitti e degli abusi, per il sostegno alle vittime delle violenze di genere”.

Violenza alle donne, la Camera approva all’unanimità

La legge approvata oggi prevede diverse novità. Per la prima volta ai magistrati sono imposti tempi più stringenti per l’adozione delle misure cautelari. Viene inserito l’arresto anche in “flagranza differita” tramite l’acquisizione di video e foto. Previsti anche l’allontanamento dalla casa familiare e la specializzazione dei magistrati che si occupano di questo reato. Previsti interventi anche sul piano dei risarcimenti. “Il testo che oggi approviamo, dà ancora più forza a quanto già previsto per la prevenzione e il contrasto di un fenomeno che, purtroppo, ha un costo sociale e personale altissimo”, ha dichiarato la deputata della Lega Ingrid Bisa.

Bagarre in Aula per le parole del leghista Sasso

In mattinata bagarre in aula dopo l’intervento del leghista Rossano Sasso a proposito di alcuni emendamenti delle opposizioni sull’educazione sessuale nelle scuole. “Vorrei dire alla sinistra e in particolare al M5S che fino a fine legislatura noi faremo muro contro quella che definisco una nefandezza. Ovvero inserire l’educazione sessuale nelle scuole per i bambini fino a 6 anni”. Il 25 settembre dello scorso anno – ha detto ancora Sasso – abbiamo vinto noi le elezioni e legiferiamo noi. Voi potete decidere se votare insieme a noi ma non inserendo l’educazione sessuale.

Ciro Maschio (FdI): mi dissocio dal collega

Parole che non sono piaciute a Ciro Maschio di Fratelli d’Italia che giudica fuori luogo “nel merito e nello stile, l’intervento del collega Sasso. “Dal quale – ha detto – come presidente di commissione e relatore mi dissocio completamente. L’orientamento politico sull’educazione non era quello di inserirlo in questo provvedimento ma di mantenere un impegno reciproco ad approfondire il tema in altra occasione”. Il deputato veronese di FdI ha fatto appello all’opposizione e a tutta l’aula a non cadere nelle provocazioni e “a non rovinare il lavoro importante fatto sin dall’inizio”.

Mutilazioni genitali, Scurria: subito una legge

Fuori dall’Aula di Montecitorio il senatore Marco Scurria di Fratelli d’Italia scende in campo sulle mutilazioni genitali femminili riconosciute dall’Onu come pratica contro i diritti umani. “In Europa sono circa 600mila le ragazze e le donne già mutilate, di queste 80mila donne e 7.600 minori nel nostro Paese. Sono dati allarmanti che ci impongono di intervenire quanto prima per fermare queste attività disumane”. Così Scurria, che domani sarò ospite dell’ evento per il progetto “Women in love” nella cornice del Festival del Cinema di Roma. “Le mutilazioni genitali femminili non sono che il retaggio di una cultura patriarcale, dove il ruolo della donna è assolutamente secondario. Occorre condannare fermamente tutto ciò anche a fronte delle violenze che si stanno perpetrando in Medio Oriente, affinché il diritto umano prevalga sempre contro ogni cultura e religione usate come pretesto per una spietata violenza”.

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