Sgarbi tira le orecchie a Moni Ovadia per le parole contro Israele: “Sconcertante, rispetti il suo popolo”
Vittorio Sgarbi non le ha mandate a dire a Moni Ovadia, che per alcune dichiarazioni su Israele e Hamas ha ricevuto parecchie critiche e richieste di dimissioni da direttore del teatro comunale di Ferrara. Quel teatro al vertice del quale proprio il sottosegretario lo aveva nominato. “Di fronte all’attacco di Hamas contro cittadini israeliani inermi – ha dichiarato Sgarbi – invoco il rispetto. E la necessità del dolore e della condanna di un’azione terroristica senza obiettivi militari. Nessuna disperazione e nessuna ragione possono giustificare un’azione così indegna”. Sgarbi ha tirato le orecchie a Ovadia con parole chiare, pur avendone sostenuto fortemente la candidatura al teatro cittadino.
Sgarbi a Ovadia: “Ti chiedo contegno nel tuo ruolo istituzionale”
Il drammaturgo e musicista aveva fatto delle afferrmazioni irricevibili: «Israele lascia marcire le cose, fingendo che il problema palestinese non esiste; per cancellare la stessa idea che i palestinesi esistano; e la comunità internazionale è complice: questi sono i risultati». E in quiesti giorni ha dichiarato che «la morte anche di una sola persona, sia essa israeliana o palestinese, è sempre una tragedia. E va condannata con tutte le forze». Ma poi si è scagliato contro la politica del governo israeliano e del premier Netanyahu.
Ovadia non si dimette dal teatro di Ferrara: “Cacciatemi”
“Le istituzioni culturali ferraresi – è intervenuto Sgarbi – hanno il dovere di sostenere il diritto di Israele ad esistere. Ogni altra considerazione umana e politica sui diritti dei palestinesi non può essere invocata. In un momento come questo chiedo a Moni Ovadia contegno nel suo ruolo istituzionale; contegno e umana pietà per le vittime innocenti: che sono posizioni necessarie e preliminari a qualunque riflessione politica”. E ancora: “Ogni altra considerazione umana e politica sui diritti dei palestinesi non può essere invocata. E, ciò che genera sconcerto, nelle dichiarazioni di Ovadia, è il suo essere ebreo che gli dovrebbe imporre rispetto e pietà per il suo popolo“. Sgarbi ha poi scritto un articolo sul Giornale in cui ha reso noti il botta e risposta con Ovadia.
Ovadia a Sgarbi: “Da oggi non parlerò più”
L’artista si è difeso dichiarando di non avere mai usato il teatro di Ferrara per propagandare le sue idee. Poi ha precisato: «Ho scritto un po’ di getto». Per poi aggiungere, senza retrocedere di un millimetro: «Se le mie opinioni sono criminose ci sono i tribunali. Non mi dimetterò. Qualcuno dovrà cacciarmi e se lo farà io ricorrerò in tribunale in difesa della mia libertà di parola». Per il resto, Ovadia ha promesso a Sgarbi: «Caro Vittorio, da oggi ho deciso di tacere. Ho rifiutato anche un’intervista sul Corriere della sera».