Sfondone della Schlein: “Il governo trova soldi per i condoni”. Persino Floris le fa notare la sciocchezza
“Scusi Schlein, i condoni servono per fare cassa, sono a costo zero”. Gelo a “Di martedi“. La segretaria del Pd fa uno scivolone incredibile. Giovanni Floris, come in precedenza Giannini e Gruber, costretto a rintuzzare punto per punto i suoi strafalcioni. Non una bella figura nel salotto “amico” di La 7, dove pure era ospite d’onore, con tutti salamelecchi del caso. Una infilzata di figuracce rimediate. Si parlava della manovra e del governo. Ebbene, prima Schlein afferma – pensando che gli italiani non leggano, non si informino- che “hanno tagliato la sanità, stanno tagliando i servizi alle persone“. Ma Floris a onor del vero è costretto a contraddirla. E le fa notare: “Beh, tre miliardi in più“. Lei non demorde: “Sbloccassero il tetto alle assunzioni nei reparti!”. Ma ancora una volta il conduttore la rintuzza: “Beh, poi bisogna pagarli e i soldi non ci sono”. Poi tocca il fondo.
Anche Floris “molla” la Schlein: gaffe a ripetizione a “Di martedì”
“Ma i soldi li hanno trovati per fare i condoni!“. Siamo alla frutta, Floris ha uno sguardo sconcertato, non può non contraddirla. Poiché i condoni servono a far cassa, sono insomma a conto zero. Lo sanno tutti, dovrebbe saperlo pure la Schlein. Imbarazzante indizio di uuna mancanza di idee, linea, strategia. Floris la gela: “No, hanno fatto i condoni per cercare i soldi, in realtà”. Floris fa una smorfia che è tutta un programma. L’intervista era partita già malissimo. La leader dem parlando di quanto accaduto all’ospedale di Gaza, abbracciava la lineaq di gran parte bdella sinistra: arrivando a dare la colpa per quanto accaduto, proprio a Israele. Nelle ore successive ci siamo trovati di froonte a un’altrea realtà. Con discreta probabilità potrebbe trattarsi del “fallimento” di un razzo lanciato proprio da Hamas, come si sta verificando in queste ore. Neppure il garbo di attendere ulteriori notizie ha trattenuto la Schlein. Notevole il cambiamento dei conduttori schierati a sinistra nei suoi confronti. Tutto l’entusiasmo per lei è stato “rimangiato” persino da Giannini e Gruber in una “memorabile” intervista a “Otto e mezzo”: la frase più gentile era stata: “Ma chi la capisce se parla così?
Schlein, la gaffe: i condoni sono a costo zero. Floris la corregge
Il passare delle settimane sembra avere incrinato il credito di benevolenza dei conduttori “amici”, il che la dice lunga sulla difficoltà della Schlein. Che continua su questa china. “Siamo preoccupati per i tagli sulla sanità pubblica”. Falso. “Tre miliardi in più? E’ il gioco delle tre carte, Meloni è una prestigiatrice”. Che vuol dire? Si tratta di uno stanziamento cospicuo a detta anche degli opertori sanitari. Ma lei parla per slogan ai microfoni di Rtl 102.5, ospite di ‘Non stop news’. Poi continua ad inventare un “maggioranza in imbarazzo” sul salario minimo. Non si capiusce quale imbarazzo: la maggioranza ha chiesto e ottenuto un rinvio della discussione alla luce del giudizio del Cnel. Gli isterismi sembrano eccessivi. E poi, interrogata sullo sciopero generale contro la manovra, non si espone e getta la palla in tribuna, ossia a Landini: se serve uno sciopero generale sulla manovra “è il sindacato che deve stabilirlo naturalmente”.ù
La segretaria Pd straparla: “Offro asilo politico ai colleghi di maggioranza”
Poi l’ultima battuta da cabaret. “Offro asilo politico ai colleghi di maggioranza. Questa maggioranza è in sofferenza – secondo lei-. Perché sa che per la prima volta in democrazia il governo ha detto ai suoi deputati e senatori che non possono presentare nemmeno un emendamento sulla manovra. Io ho offerto asilo politico ai colleghi di maggioranza che vorranno passare degli emendamenti all’opposizione: perché l’opposizione non ha nessuna intenzione di rinunciare”. Qualcuno si è fatto sentire? “No, ancora no”, rispone. E ti credo… Trovare disaccordo nella maggioranza è l’‘extrema ratio” di chi non ha argomenti. E se ne sono accorti tutti adesso..