Bassetti: “Ha ragione la Meloni sulla Sanità: le risorse vanno razionalizzate. Voto 8 a un anno di governo”
Bene Meloni sulla necessità di avere cura di “come” vengono utilizzate le risorse in sanità. A dare ragione al premier e a smentire le accuse dell’opposizione è Matteo Bassetti. Lui dà voto 8 all’esecutivo per quanto riguarda la gestione del sistema sanitario e non solo. “L’Italia in questo momento non ha bisogno di continuare a buttare soldi in situazioni dove sono sprecati, ma ha bisogno in qualche modo di razionalizzarli. Questo non vuol dire razionare. Razionalizzare vuol dire spendere meglio. In questo senso ha ragione la premier Giorgia Meloni e su questo sono d’accordo con Alberto Zangrillo“. A evidenziarlo all’Adnkronos Salute è il direttore Clinica Malattie infettive policlinico San Martino di Genova.
Sanità, Bassetti: “Meloni ha ragione: razionalizzare non vuol dire razionare”
In questi giorni la sinistra incendia il dibattito intorno alla Nadef (Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza); e al rischio che la sanità non riceva i finanziamenti prospettati. Da più parti sono arrivate critiche al Governo e accuse di voler tagliare a un settore cruciale. Da parte sua Meloni ha replicato che non è solo e sempre una questione di mettere più risorse. “In Italia – era intervenuto Zangrillo favorevole alla razionalizzazione delle risorse- esiste una fronda diffusa e trasversale: pronta ad utilizzare ogni argomento utile a bloccare il Paese. Gli argomenti sanitari si prestano benissimo a questo scopo”. Alle parole del direttore di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele di Milano fanno seguito quelle di Bassetti. L’esperto analizza quanto fatto finora e assicura: “Dopo un anno di governo Meloni, sulla sanità io personalmente al ministro Schillaci, e quindi all’Esecutivo, do tranquillamente un voto superiore al 7, quindi un 8“.
Sanità, Bassetti: “Il governo Meloni ha fatto tutte le cose promesse”
Perché, motiva, “hanno fatto quasi tutte le cose che si erano ripromessi di fare: rinnovo del contratto di lavoro, per esempio. E per il Covid hanno semplificato la materia, sia Vaia che Schillaci sono rimasti molto rigorosi. Pur davanti a qualche spinta che è venuta negli ultimi periodi riguardo al ritorno del Covid, sono rimasti molto fermi nelle posizioni. Quindi direi che, a un anno, ci sia un giudizio positivo”.
“Tagliare su prestazioni inutili: spendere meglio è la chiave”
Quanto alle sfide che si prospettano, per Bassetti “spendere meglio” è la chiave. “Ci sono troppi sprechi e c’è bisogno di una vera e propria spending review: non sulla spesa dei farmaci evidentemente, ma secondo me sulle prestazioni sanitarie. Vengono elargite milioni di prestazioni sanitarie, visite specialistiche, esami radiologici che probabilmente non servono. Che vengono fatti più per un meccanismo di difesa nei confronti dei medici che non per una reale necessità del paziente. Dove probabilmente occorre intervenire invece- e in parte il Governo lo ha già fatto rinnovando il contratto di lavoro dei medici- è su una migliore remunerazione di qui ai prossimi anni per camici bianchi, infermieri, operatori sanitari. E tutti quelli che lavorano nel settore della sanità, soprattutto nel settore pubblico. C’è bisogno evidentemente di un maggior adeguamento degli stipendi alle medie europee”.
“Non capisco le critiche: ci sono più soldi ora che in passato”
In conclusione, “devo dire che non capisco queste pesanti critiche sulla sanità. In realtà, se guardiamo i fondi complessivi tra il 2024 e il 2025, nella realtà ci sono più miliardi di euro di quanti ce ne fossero nel passato. Evidentemente bisogna guardarli bene questi numeri: perché se sono guardati solo in maniera propagandistica sembra che si voglia tagliare. Nella realtà io credo che si voglia andare proprio verso una razionalizzazione della spesa”.