Razionalismo, Rampelli: “Basta damnatio memoriae, è un patrimonio dell’umanità” (video)
25 Ott 2023 15:51 - di Alessandra Danieli
“Le città e i nuclei di fondazione siano tutelati con una legge e inseriti nel patrimonio materiale dell’Unesco. È un argomento del quale ho parlato con il ministro Sangiuliano che ne ha condiviso la necessità”. Così Fabio Rampelli nel suo saluto alla presentazione del progetto “Distretto del contemporaneo”, organizzato dall’ambasciatore Vattani insieme al dipartimento di Architettura de La Sapienza di Roma che si è svolto alla Sala della Regina.
Razionalismo, Rampelli: preservarne l’unicità
“L’unicità di questo patrimonio artistico e culturale deve essere preservata e valorizzata”, ha detto il vicepresidente della Camera, “per far conoscere al mondo intero anche questo angolo meno noto ma eccezionale della Città Eterna. Da architetto ed “espressione di questa città che ho l’onore di rappresentare oggi alla Camera e ieri nelle tante assemblee elettive”, Rampelli è particolarmente attento alla tutela di “questa forma speciale di architettura che ha vivacemente contraddistinto l’Italia tra le due guerre, E che ha contribuito a cambiare il volto di Roma e fondare nuclei e nuove città”.
“Serve subito una legge ad hoc”
“Ciò che abbiamo ereditato con il razionalismo – aggiunge – è la forma più vicina alla perfezione costruttiva dell’antica Roma ma declinata in chiave contemporanea. Si prende l’identità, la si aggiorna. Le si immettono dentro le nuove strumenti costruttivi, le nuove tecnologie coniugandole con l’identità”. Rampelli ha acceso i riflettori sulla necessità di una legge ad hoc per preservare l’unicità di questo patrimonio. Che lo stesso parlamentare di FdI ha presentato a ogni inizio legislatura. Oggi l’obiettivo è a portata di mano grazie all’interazione con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Il Centro Studi architettura razionalista
“Segnalo all’amico governatore del Lazio Francesco Rocca che è in sala – ha puntualizzato Rampelli – che la nostra Regione sta un passo avanti in questo senso. Perché circa venti anni approvammo una legge che andava in questa direzione e fu sostenuto il Centro Studi Architettura Razionalista con sede all’Eur. Mi auguro che venga ripreso”.
Un patrimonio da inserire nei siti dell’Unesco
Questo patrimonio – ha aggiunto – “è meritevole anche di essere inserito nella lista dei beni materiali tutelati dall’Unesco. Pertanto chiederò al ministro Sangiuliano di attivarsi in tal senso. Attenzione però a non parlare di valorizzazione per poi cedere o consentire trasformazioni o superfetazioni, che rischiano di deturpare per sempre le linee originali dei manufatti razionalisti. Roma – ha concluso – è e deve restare una città viva, non una città museo. Ma guai a trasformala in una Disneyland, a uso e consumo dei turisti”.