Rapporto sugli ospedali italiani: i migliori a Ancona e Rozzano, otto i peggiori sia al Nord che al Sud
Otto ospedali italiani, tra Nord e Sud hanno una qualità delle cure basse, uno standard cui prestare attenzione particolare. Dati e nomi “saranno inviati al tavolo di monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza”. A tracciare il quadro – all’Adnkronos Salute – è il direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), Domenico Mantoan. A margine della presentazione dell’edizione 2023 del ‘Programma nazionale Esiti’, osservatorio permanente sull’assistenza ospedaliera, che analizza i dati 2022.
Otto ospedali con qualità delle cure molto bassa
In generale sulla qualità delle cure ospedaliere, ha detto Mantoan, ”abbiamo evidenziato dei chiaroscuri. E quest’anno, per la prima volta, la relazione sui dati presentati oggi la invieremo al tavolo di monitoraggio Lea, perché ci si deve porre il tema di una serie di ospedali del nostro Paese dove la qualità delle cure è molto bassa. Quindi vanno fatte politiche di accompagnamento, di audit, di verifiche per capire per quale motivo in alcune strutture italiane la qualità dell’assistenza è così bassa. Non possiamo permetterci queste differenze”, ammonisce. La mappa degli ospedali inefficienti “va da Nord a Sud, ci sono cose negative e cose positive sia a settentrione sia a meridione”, dettaglia Mantoan.
Due strutture superano a pieni voti la valutazione Agenas
Sono due gli ospedali italiani, tra pubblico e privato accreditato, che superano a pieni voti la valutazione per la qualità delle cure in tutti i settori esaminati da Agenas. Sono l’Humanitas di Rozzano e l’azienda ospedaliera universitaria delle Marche ‘Riuniti’ di Ancona.