Meloni: “Dieci anni fa il naufragio di Lampedusa. E’ nostro dovere porre fine a questa continua strage”

3 Ott 2023 18:11 - di Redazione

“Ricordiamo oggi con profonda commozione il tragico naufragio di Lampedusa di dieci anni fa, in cui persero la vita 368 persone. Da allora troppe tragedie si sono ripetute per raggiungere le coste d’Europa. Ed è nostro preciso dovere porre fine a questa continua strage, anche bloccando la partenza delle imbarcazioni di fortuna”.

Naufragio di Lampedusa, Meloni: “Dovere porre fine a questa continua strage”

Il premier Giorgia Meloni ricorda con commozione il decennale di una tragedia che entra nella carne viva dell’Italia. “L’impegno del Governo italiano per spezzare l’orrendo business della tratta degli esseri umani continuerà incessante”, ha aggiunto. “Anche nel nome di tutte le vittime che hanno perso la vita in mare”.

Meloni: “Spezzare l’orrendo business della tratta di essere umani”

Il Silenzio nell’ora esatta della strage. E’ stato il suono delle trombe alle 3.15, davanti al memoriale ‘Nuova speranza’ in piazza Piave, a Lampedusa, ad aprire la giornata. Quella notte 368 migranti, uomini, donne e bambini, annegarono a poche miglia dalle coste dell’isola. L’impegno del governo sul fronte immigrazione è incessante: Piano Mattei, accordo con i paesi di partenza, coinvolgimento dell’Europa sono le stelle polari del nuovo decreto che gradualmente potrà disciplinare un’emergenza epocale.

Lampedusa, Metsola: “L’Europa sia forte con le reti criminali”

Sul fronte europeo va registrato il significativo intervento della presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. In plenaria a Strasburgo ha ricordato il naufragio avvenuto il 3 ottobre del 2013 al largo dell’isola delle Pelagie. “La triste verità è che il naufragio di migranti del 2013 non è stato una tragedia isolata: il cimitero del Mediterraneo ha visto la morte di altre migliaia di donne, bambini e uomini”. “Da allora – ha continuato – le recenti emergenze sull’isola di Lampedusa, così come in altri Paesi vicini, servono a ricordare che la migrazione è la sfida della nostra generazione. Ora l’Europa deve rispondere in modo giusto e umano a coloro che cercano una protezione”: in un modo che sia “fermo con coloro che non ne hanno diritto” e “forte con le reti criminali che continuano a sfruttare i più vulnerabili. Ora che mancano solo sei mesi alla fine del nostro mandato, abbiamo bisogno di un accordo tra il Parlamento Europeo e il Consiglio sul patto di asilo e migrazione prima della fine della legislatura”.

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