L’ambasciatore israeliano: “Anche l’Italia a rischio terrorismo, siamo obbligati a eliminare Hamas”
“Sì, c’è un rischio terrorismo anche in Italia. C’è necessità di maggiore protezione degli israeliani e gli ebrei in Italia”. Ne è convinto l’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar, intervistato dall’Adnkronos, all’indomani dell’attacco terroristico a Bruxelles. “L’estremismo islamico, le organizzazioni terroristiche sono pericolosi. Hamas ha proclamato i giorni della rabbia anche in Europa, esortando all’uccisione di ebrei. Ci sono messaggi di odio sui social che possono incoraggiare estremisti all’azione”.
L’ambasciatore israeliano a Roma: Rischio terrorismo anche in Italia
Secondo il diplomatico, pur rispettando la libertà di parola, bisognerebbe fare molta attenzione ai messaggi di incitamento alla violenza. “Messaggi non sono solo contro Israele, gli ebrei, ma anche contro l’occidente, i nostri valori”. Per Bar serve maggiore protezione degli israeliani e gli ebrei in Italia. “È triste che in Italia nel 2023 gli ebrei debbano preoccuparsi della loro sicurezza, dopo che Hamas ha attaccato villaggi, ucciso donne e bambini. Mi chiedo dov’è la logica”.
Serve più protezioni per israeliani ed ebrei
L’ambasciatore sottolinea di essere in stretto contatto con le autorità competenti, “il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, la polizia, il primo ministro Giorgia Meloni, fanno quello che devono, compreso messaggi di supporto a Israele e la comunità ebraica“.
Dopo il 7 ottobre tutto è cambiato
Il 7 ottobre, giorno dell’agghiacciante attacco di Hamas, segna un punto di non ritorno. “Cambia tutto, non torneremo ak cessate il fuoco con Hamas che mantiene le sue capacità e aspetta di poterci attaccare nuovamente. Hamas non ci ha lasciato scelta, se non di eliminarli“. Bar fa sapere che Israele vuole essere sicuro “che Hamas non controlli più Gaza e non possa più attaccarci”.
Dicono che non uccidono civili, è falso
Poi si concentra sulla disinformazione intenzionale di Hamas. “Dicono che non uccidono civili, ma in tasca ai terroristi uccisi abbiamo trovato istruzioni per uccidere, torturare e rapire i civili. Noi siamo uno stato democratico che rispetta il diritto internazionale. Non vogliamo colpire i civili e prendiamo misure per evitare vittime. Ma Hamas usa i civili come scudi umani, nasconde le sue basi negli ospedali e negli edifici civili”.
Sono terroristi come quelli dell’Isis
Per sconfiggere Hamas – continua l’ambasciatore israeliano a Roma – potrà servire del tempo, ma il numero delle vittime civili dipende largamente da Hamas. Da fino a quando continueranno a combattere, a lanciare missili, tenere persone in ostaggio, impedire alla popolazione di scappare”. Il paragone con l’Isis è inevitabile. “Ad Hamas non importa degli accordi o della propria popolazione a Gaza. Sono terroristi che pensano ad uccidere la gente. Ogni giorno gli Hezbollah attaccano Israele, noi rispondiamo facendo in modo di evitare una escalation che non vogliamo, ma il rischio è molto alto”.
L’Iran è con loro dall’inizio dell’attacco
Nessun dubbio sulla regia dell’Iran. “Che incoraggia Hezbollah e dà un forte sostegno ad Hamas fin dall’inizio dell’attacco. Se comunque l’escalation ci sarà, la risposta di Israele sarà forte“, assicura l’ambasciatore amareggiato che in questo caso ci sarà sempre chi dirà che “è colpa d’Israele”.