La brama del Pd per la patrimoniale: in Europa vota la super tassa da 200 miliardi. Foti: “Un golpe fallito”
Il Pd ci riprova con la patrimoniale, stavolta tentando il colpo di mano in Europa. Parlamentari italiani dem e dei Verdi, infatti, hanno votato a favore di un emendamento al Quadro finanziario pluriennale (Qfp) presentato dall’eurogruppo The Left che invitava “la Commissione e gli Stati membri a introdurre un’imposta patrimoniale europea, che potrebbe generare oltre 200 miliardi di euro per le risorse proprie dell’Ue”. L’emendamento è stato respinto, ma il dato politico resta: il Pd si conferma ovunque il partito delle tasse.
Foti: “La sinistra si preoccupa solo di tassare a dismisura i cittadini. Ma il golpe è fallito”
“Eccola ancora la sinistra che predica male, razzola peggio e prova ad aumentare le tasse ai cittadini”, ha commentato il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, dando conto del fatto che “oggi diversi europarlamentari del Pd e dei Verdi hanno infatti dato parere favorevole a un emendamento per richiedere una patrimoniale europea da 200 miliardi di euro proposta dall’estrema sinistra in Ue”. “Un’imposta che fortunatamente – ha proseguito Foti – è stata bocciata dall’Eurocamera, ma rimane il tentativo di golpe, fallito, di una sinistra che si preoccupa solo di tassare a dismisura le persone nel nome di un’invidia sociale che le è propria”. “La legge di bilancio del governo Meloni non conterrà una simile follia”, ha quindi concluso l’esponente di FdI.
La Lega: “Il Pd getta la maschera e vota a favore della patrimoniale”
Sul caso sono intervenuti anche gli eurodeputati della Lega Matteo Gazzini e Valentino Grant. “Altro che sinistra moderna, moderata e riformista: oggi buona parte del Pd getta la maschera e vota a favore di un emendamento per richiedere la patrimoniale proposto dall’estrema sinistra Ue. Incredibile, ma vero”, hanno commentato, spiegando che sono stati “numerosi” gli europarlamentari di Pd e Verdi che hanno dato voto favorevole all’emendamento. “Ecco la risposta di Pd e sinistra alla crisi: più tasse per i cittadini. Per fortuna degli italiani e degli europei – hanno sottolineato – ha prevalso il buonsenso, la loro linea non è passata e l’emendamento è stato sonoramente bocciato dal Parlamento europeo. Mettere le mani in tasca ai cittadini – hanno concluso – è l’ultima cosa di cui c’è bisogno ora”.