Israele, centrodestra compatto, l’opposizione si spacca: in Parlamento salta la mozione unitaria
La Camera non ce l’ha fatta a esprimere con una sola voce il sostegno totale a Israele e la condanna senza tentennamenti di Hamas. La mozione unitaria, sulla quale pure si è lavorato a lungo tra ieri sera e oggi, non è stata possibile per i troppi distinguo posti dalle varie anime dell’opposizione. Così alla fine, come saranno pure al Senato le risoluzioni sono state quattro. Una unitaria della maggioranza e tre dei partiti di minoranza, così distribuiti: Pd, M5S e Avs da una parte, +Europa dall’altra e Italia Viva e Calenda da un’altra ancora. Poteva andare peggio: le risoluzioni della sinistra potevano essere una per partito. La mediazione per trovare una sintesi tra Pd, M5S e Avs, infatti, è arrivata in corner, un attimo prima che i testi venissero depositati. Per evitare comunque che il Parlamento approdasse spaccato a un passaggio così delicato, le mozioni sono state votate reciprocamente da tutti i partiti nelle parti condivisibili.
Le quattro risoluzioni votate a maggioranza “incrociata”
La risoluzione della maggioranza è stata approvata con 299 voti a favore, 12 astenuti e nessun contrario; quella del Terzo polo con 296 voti a favore, 12 astenuti e nessun contrario; il testo di +Europa, nelle parti per cui il governo ha espresso parere favorevole, è stato approvato con 301 voti favorevoli e 11 astenuti, anche in questo caso nessun voto contrario; quello di Pd-M5S-Avs, sempre nella parte recepita dal governo, con 303 voti favorevoli, nessun voto contrario e nessun astenuto. Il quinto capoverso delle premesse del testo giallorosso, che era stato bocciato dal governo, è stato bocciato anche dall’Aula con 177 voti contrari, 172 a favore e 17 astenuti.
La Camera respinge l’ambiguità della sinistra
Il passaggio respinto è quello in cui i tre partiti della sinistra sostenevano che “il processo di pace, negli ultimi anni, è stato messo in grave crisi da iniziative unilaterali da entrambe parti, come i continui attacchi missilistici provenienti da Gaza e l’allargamento, sostenuto direttamente e indirettamente dal governo israeliano in carica, degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania”. Come a dire, insomma, che Israele ha una quota di responsabilità in quanto sta accadendo oggi. Una lettura inaccettabile e rispetto alla quale il governo, per il tramite dell’informativa del ministro degli Esteri Antonio Tajani, era stato molto chiaro, auspicando non solo “un messaggio unitario da parte del Parlamento”, ma anche una “condanna senza ambiguità dell’azione irresponsabile di Hamas”. “Per questa folle spirale di violenza è chiaro che c’è un solo e unico responsabile che è Hamas”, erano state le parole di Tajani a nome del governo. Non a caso, il ministro, esaminando le mozioni, aveva chiesto alle opposizioni di riformulazione quel quinto capoverso. Passaggio che non è avvenuto.
Pd, M5S e Avs costrette a mediare fino all’ultimo per andare insieme
Pd, M5S e Avs hanno raggiunto l’accordo tra loro in extremis, tanto che ancora alle 15, a mozioni lì lì per essere presentate, Roberto Fico dichiarava ai microfoni di Un giorno da pecora che “non mi sembra che in questo momento si stiano sviluppando delle condizioni tali per votare una mozione unitaria. Ma vedremo, se ne sta occupando il nostro gruppo parlamentare, lo sapremo a breve”. Secondo quanto trapelato dalle voci di Transatlantico, uno dei nodi sui quali le opposizioni hanno dovuto mediare è stato anche l’inserimento di un passaggio, chiesto da Alleanza Verdi e Sinistra, inerente l’isolamento di Gaza in cui ci si appellava a continuare a fornire alla popolazione civile l’accesso a beni essenziali come cibo, acqua, elettricità. Anche in questo caso si tratta di un’affermazione assai meno scontata di quanto sembra, poiché un appello di questo tipo si traduce nei fatti in una condanna del cosiddetto “assedio totale” portato da Israele a Gaza e, dunque, della reazione di Israele al terrore scatenato da Hamas.
La risoluzione della maggioranza: sostegno pieno a Israele e condanna senz’appello per Hamas
Per quanto riguarda il centrodestra, invece, il testo sottolinea che la maggioranza ”condivide la ferma condanna già espressa dal governo italiano della brutale aggressione di Hamas contro il territorio e i cittadini dello Stato di Israele, contravvenendo a tutte le norme del diritto internazionale” e ”ribadisce, in particolare, la ferma condanna del ricorso a torture e massacri disumani indiscriminati contro la popolazione civile inerme”. Nella risoluzione viene poi ribadita, ”come già manifestato dal governo, la piena solidarietà e il sostegno allo Stato di Israele nell’esercizio del suo diritto all’autodifesa” e si ”auspica che sia tutelata nella massima misura possibile la popolazione civile”.
L’impegno per il governo: “Evitare che arrivino fondi a Hamas”
Nella mozione inoltre, si ”impegna il governo ad agire per evitare che arrivino fondi a Hamas – attraverso canali istituzionali, organizzazioni internazionali o privati – che vengano utilizzati per finanziare attacchi terroristici e incitare all’odio verso Israele”. Un passaggio questo sul quale Tajani aveva già assicurato, nella sua informativa, l’impegno di vigilanza del governo. Inoltre, il testo impegna il governo anche a ”sviluppare un’azione diplomatica con i principali partner e attori regionali per evitare l’escalation del conflitto”. Infine, ”rinnova la condanna più ferma a ogni forma di antisemitismo, richiamandosi alla definizione di antisemitismo della International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), che include il negare agli ebrei il diritto dell’autodeterminazione, per esempio sostenendo che l’esistenza dello Stato di Israele, è una espressione di razzismo”.
Foti: “Col nostro voto diamo più forza al posizionamento internazionale dell’Italia”
“Senza ricorrere a espressioni oblique o ambigue, abbiamo portato la stragrande maggioranza dell’aula a sancire l’esplicita condanna della brutale aggressione di Hamas”, ha commentato il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti. “La stessa maggioranza che ha anche votato, con grande senso di responsabilità, le risoluzioni presentate da parte delle opposizioni, depurando quella presentata da Pd, 5Stelle e Avs dall’inopinato attacco riservato al governo israeliano. E lo ha fatto – ha concluso il presidente dei deputati di FdI – per dare più forza al posizionamento della nostra Nazione al cospetto della comunità internazionale”.