Interrogazione di FdI contro il cambio di nome al Natale: “Inammissibile chiamarlo Festa d’Inverno”

25 Ott 2023 15:46 - di Marta Lima

“Non si possono pestare sotto i piedi del politicamente corretto secoli e secoli di tradizione nazionale. Sto scrivendo un’interrogazione ai ministri della Cultura e degli Affari esteri per sapere quali iniziative hanno intenzione di intraprendere nei confronti dell’Istituto universitario europeo di Fiesole che ha manifestato la volontà di cambiare il nome alle festività natalizie in ‘Festa d’inverno'”. Lo annuncia il deputato di FdI, Antonio Baldelli, all’indomani dell’annuncio – e delle relative polemiche – da parte dell’Iue di Fiesole (Firenze), che vorrebbe cambiare nome alla festività natalizia in un’ottica inclusiva nei confronti della propria popolazione studentesca che arriva da tutto il continente, “svuotandolo” dei suoi riferimenti cristiani.

Dal cambio di nome al Natale allo svuotamento dei valori cristiani

“Non si tratta solo di una questione di rispetto verso tutti i cattolici – spiega Baldelli – ma di un tratto distintivo della nostra cultura millenaria che affonda le sue radici nel cristianesimo. La smania della ‘cultura della cancellazione’ con quest’ultima trovata ha raggiunto uno dei suoi apici. Come già detto dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in un’altra occasione: questa è ‘stupid culture’. Peraltro, l’istituto ha sede presso l’ex monastero della badia fiesolana, opera della cultura e tradizione cristiana, che siamo sicuri l’Ieu lascerà per coerenza con le sue assurde proposte”, conclude il parlamentare.

Ieri, da Firenze, si era levata anche la voce della consigliera del Comune e della Città metropolitana di Fiesole Alessandra Gallego, di Fratelli d’Italia: «È sconcertante che un istituto accademico decida di rimuovere il riferimento cristiano dalla celebrazione del Natale, considerando che questa istituzione ha la propria sede nella “badia fiesolana”, un luogo dove nel passato sorgeva l’oratorio dedicato ai santi Pietro e Romolo (patrono di Fiesole). Se vuole annullare il Natale, allora si trovi anche un’altra sede per svolgere la sua attività. Il presidente ritiri la sua decisione».

La “trovata”, che sta suscitando polemiche fortissime anche in ambienti cattolici, anche perché i primi a dare la notizia sono stati i giornalisti dell’agenzia dei vescovi Sir, sul proprio sito, va attribuita a un professore belga da tempo di stanza in Italia, Renaud Dehousse, laureato in giurisprudenza all’Università di Liegi (Belgio) prima di approdare all’Iue.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *