Femminicidio ad Ancona: uccide a coltellate l’ex moglie. L’uomo era sotto processo per maltrattamenti

14 Ott 2023 16:59 - di Redazione
Ancona Femminicidio

Un altro femminicidio. Un altro orrore, stavolta a Cerreto d’Esi in provincia di Ancona. Un marito ha ucciso sua moglie con un coltello alla gola. Il delitto è avvenuto in camera da letto mentre la figlia minore era in un’altra stanza. La coppia si stava separando. La vittima aveva 53 anni. Sono stati i carabinieri della compagnia di Fabriano a fermare l’omicida. Secondo quanto ricostruito l’uomo, la scorsa notte, è entrato nell’appartamento dove vivevano la donna con la figlia usando le chiavi che aveva ancora con sé. Ora si trova in carcere ad Ancona in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Il coltello trovato in casa dai militari è stato sequestrato.

Femminicidio ad Ancona: uccide la donna poi dice alla figlia: “Chiama il 113”

Nel cuore della notte l’uomo aveva avuto un malore, si era recato al pronto soccorso e, poi, sarebbe tornato a casa. Quindi la scelta di dirigersi verso Cerreto d’Esi a casa della moglie, da cui stava per separarsi: voleva un chiarimento nel cuore della notte, ricostruisce il Corriere della Sera. L’omocida è Franco Panariello, metalmeccanico di 55 anni. Al termine della discussione con Concetta Marruoccoo ha impugnato un coltello da cucina e l’ha uccisa con una decina di fendenti. Poi il comportamento sconcertante:  è andato in camera dalla figlia minorenne  e le avrebbe chiesto: «Chiama il 112».

Femminicidio ad Ancona: chi è Franco Panariello

Panariello ha confessato in lacrime: «Sono stato io a ucciderla, volevo solo un chiarimento». Ha anche provato a ricostruire le fasi dell’omicidio raccontando che, la notte scorsa, non riusciva a dormire. Poi di aver avuto un malore e di essersi spaventato visto che un mese fa aveva avuto un infarto. Così è andato al pronto soccorso per farsi visitare e una volta dimesso è tornato nel suo appartamento a Cancelli di Fabriano. Poi la decisione di uscire nuovamente di casa, dopo aver preso le chiavi della casa di Cerreto e un coltello da cucina. Ha raggiunto la moglie in camera da letto, l’ha svegliata «per chiarire alcune accuse ingiuste». Da qui la discussione degenerata sino all’omicidio della povera Concetta.

L’omicida era già sotto processo per maltrattamenti

Franco Panariello era sotto processo con l’accusa di lesioni e maltrattamenti in famiglia; dopo che la donna lo aveva denunciato lo scorso marzo raccontando un quadro di violenze. Offese continue, scatti d’ira, botte, mobili fatti a pezzi, atteggiamenti violenti anche contro la figlia minorenne: questo è il quadro emerso in aula a settembre, durante un’udienza in cui è stata ascoltata la vittima che era parte civile nel processo insieme alla figlia. Da mesi la coppia discuteva e avevano scelto di vivere in case diverse. Entrambi originari di Torre del Greco, hanno anche altri due figli maggiorenni che non risiedono in zona. Oltre a essere sotto processo con l’accusa di lesioni e maltrattamenti in famiglia, aveva anche il divieto di avvicinarsi alla ex e il braccialetto elettronico.

Rabbia a Cerreto d’Esi: “Il caso era noto”

Le reazioni nella piccola cittadina di Cerreto d’Esi sono di totale sgomento. «La nostra comunità è sconvolta – dice il sindaco al Corriere- . Posso aggiungere che dal punto di vista dei servizi sociali abbiamo operato con tutte le cautele possibili», ha detto Davide Grillini. Poi ha aggiunto che «il caso era noto» e che in città avevano attivato la rete anti-violenza che opera nel territorio e le forze dell’ordine. “Ma questo epilogo ci rattrista molto: non ci aspettavamo che sfociasse in questi termini, anche se ripeto che erano state prese tutte le tutele affinché questo non potesse accadere». Si tratta dell’ottantunesimo femminicidio  avvenuto in Italia dall’inizio dell’anno: negli ultimi dieci anni sono oltre 1.200 donne uccise.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *