Di Maio semina gaffe come inviato tra gli arabi: dagli strafalcioni in italiano a quelli in inglese….
Qualcuno tira in ballo Totò e Peppino a Milano, “noio volevam savuar“, nei loro goffi tentativi di parlare in francese a un vigile urbano sotto al Duomo. In effetti uno degli ultimi tweet di Luigi Di Maio, già noto per i suoi strafalcioni in italiano, lo riporta alla ribalta da inviato per la Ue nel Golfo Persico per le sue gaffe in inglese, e non solo. Sotto una foto istituzionale, che documenta l’incontro di Di Maio, con lo sceicco Salem Abdullah Al Jaber Al Sabah, ministro degli Esteri del Kuwait, su “X” si è scatenato un inferno di ironie…
Di Maio e la gaffe in inglese
L’inglese maccheronico di Luigi Di Maio mal si concilia con la diplomazia internazionale e soprattutto con il “tribunale” di Internet, dove chi parla bene l’inglese c’è davvero. E quel tweet di omaggio allo Sciecco, in poche ore, è diventato virale. “Very honoured to meet today H.E. Sheikh Salem Abdullah Al Jaber Al Sabah, Foreign Minister of Kuwait@MOFAKuwait. Very much convergence about looking at new avenues to deepen strategic partnership&advance diplomatic solutions to regional security”.
Ciò che balza agli occhi anche a un bambino delle medie è la mancanza del soggetto, “I”, ed ancora, arrivano le critiche su quel “very much convergence about”, scorretto in inglese, “new avenues non vuol dire nulla, in questi casi si usa new ways”, e poi quel “Solution to regional security”, nel quale mancail verbo “improve”.
Dal web lezioni e ironie su Gigino
“Secondo me, non sai il significato delle seguenti parole: Convergenza Approfondire Partenariato Strategico Diplomatiche Ne ho quasi la certezza”, scrive uno. “1 Manca il soggetto. 2. Dopo ogni parola si usa un solo spazio 3. Tag non cliccabile (attaccato a Kuwait) 4. Very much convergence about non é inglese 5. New avenues non vordi’ un cazzo (semmai “new ways”) 6. Solutions to regional security manca il verbo (improve?)”, elenca un altro. “Voglio sperare che questo sia un account fake. Mi dispiacerebbe moltissimo, come italiano, fare figuracce a causa del tuo inglese ridicolo”, è la critica di una donna, ma c’è anche chi cita Renzi, altro fuoriclasse delle gaffe in lingua straniera. “First riection… scioc!”, fino alla domanda ironica: “Perché non scrivi in inglese? questo che è? dialetto napoletano? anzi guarda: non scrivere proprio, che è meglio…”.
Tanta roba, da Mister Gaffeur. Nulla, però, rispetto a quando Di Maio tradusse, da ministro degli Esteri, il nome del sottosegretario Di Stefano in “of Stefano”…