Incredibile gaffe di Di Maio con l’inglese: traduce il nome del suo vice Di Stefano come “Of Stefano”…

15 Ott 2020 13:16 - di Lucio Meo

Se Manlio Di Stefano diventa Manlio “of” Stefano, in una rapida traduzione su Google translate, e se questo accade a uno di noi, che magari frettolosamente sta cercando notizie sul più improbabile sottosegretario agli Esteri che la storia politica ricordi, una risatina ci sta tutta. Ma se la stessa cosa si verifica sull’account ufficiale della Farnesina la gaffe è davvero grave, anche se non è la prima, e probabilmente non sarà neanche l’ultima, firmata dal ministo Luigi Di Maio.

La gaffe di Di Maio con l’inglese su Di Stefano

L’increscioso incidente è stato denunciato oggi sulle colonne de “Il Foglio” dal giornalista Luciano Capone, che pubblicando lo screen incriminato ha provato a riassumere la clamorosa gaffe di Di Maio: “La Farnesina esprime grande soddisfazione per la firma degli Accordi Artemis, un traguardo che rappresenta un tangibile passo in avanti a 50 anni dal primo sbarco sulla Luna. Detto così non fa una piega, l’entusiasmo del sottosegretario agli Esteri è sincero e le parole scivolano via lisce. Peccato che il messaggio comparso sul sito della Farnesina fosse pensato in italiano e tradotto in inglese. Con l’aiuto di Google Translate, spesso utile e a volte traditore. Se “di” in inglese è “of”, ecco che il testo del comunicato stampa – pubblicato ieri e subito rimosso – esibisce un errore che non passa inosservato: il sottosegretario Di Stefano diventa insomma “Of” Stefano”.

Il traduttore usato male alla Farnesina

In tanti ironizzano sul profilo twitter di Luciano Capone, a suon di battute: “Siamo alle comiche finali“; “Ignoranti fino al midollo“; “Esprimo la mia indignazione per essere rappresentato nel mondo da questa gente. Al di là della politica, qui si tratta di persone arroganti e ignoranti che assumono ruoli assolutamente fuori dalla loro portata“.
Il bersaglio è lui, Luigi “of” Maio. La Farnesina dal canto suo conferma nuovamente che si è trattato “di un mero errore materiale interno occorso nella fase tecnica di caricamento del contenuto”.

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