Da Firenze no all’espulsione di un clandestino, FdI: le toghe non si sostituiscano al governo

5 Ott 2023 13:34 - di Eugenio Battisti

A Firenze un altro giudice si “ribella” e disapplica le norme del governo in materia di immigrazione clandestina emanate dopo la strage di Cutro. A pochi giorni dal caso clamoroso di Catania, anche il Tribunale di Firenze ha annullato l’espulsione di un migrante tunisino a cui il Viminale aveva negato lo status di rifugiato.

Migranti espulsi, dopo Catania il caso di Firenze

Anche in questo caso la  motivazione è risibile. La Tunisia – dicono i giudici fiorentini – non può essere considerato un “Paese sicuro”.  La notizia ha destato la reazione dura dell’esecutivo e di Fratelli d’Italia.  “Il governo sta ottenendo grandi risultati sul fronte dell’immigrazione, come il successo di ieri in Europa sulle ong. Ma evidentemente in Italia qualcuno continua a esondare dai propri compiti”. Così il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, commentando con Affaritaliani.it la decisione del Tribunale di Firenze di non rimpatriare un richiedente asilo. “Non spetta a un giudice decidere se la Tunisia è un Paese sicuro o meno. Quel giudice ha esondato dalle proprie prerogative”, spiega il parlamentare di Fratelli d’Italia.

Delmastro: il giudice di Firenze è andato oltre

“Non credo in complotti della magistratura contro Palazzo Chigi – chiarisce Delmastro – ci sono singoli soggetti che si fanno influenzare da pregiudizi ideologici. Comunque prima di esprimere giudizi nel merito voglio leggere l’ordinanza. Ma se fosse vero che un giudice decide se un Paese è sicuro o no vuol dire che va oltre i propri compiti”. Per la vicepresidente di FdI al Senato, Antonella Zedda, la sentenza del Tribunale di Firenze che ha dichiarato nulla l’espulsione di un immigrato tunisino irregolare “è l’ennesimo affondo di una parte della magistratura contro il governo Meloni”. Oltretutto  – spiega – ha evidenziato che la Tunisia non è un Paese sicuro, creando un caso giuridico che potrebbe avere in futuro effetti negativi sui rimpatri. Un pericoloso precedente che pone ancora una volta il problema dei rapporti con i giudici, problema che continua a essere irrisolto”.

FdI: sconcertante, le toghe non si sostituiscano al governo

“L’annullamento dell’espulsione di un immigrato tunisino a seguito di una sentenza del Tribunale di Firenze, a cui il Viminale aveva negato lo status di rifugiato, è alquanto sconcertante. Dopo Catania, un altro episodio in cui la magistratura, attestando che la Tunisia non possa essere considerato un Paese sicuro, non solo crea dei precedenti pericolosi perché rende impossibili i rimpatri, ma tenta di sostituirsi all’esecutivo delineando linee di intervento che non sarebbero di propria competenz”. Lo dichiara il vicecapogruppo di FdI al Senato Salvatore Sallemi.

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