C’è un video sull’incidente del bus elettrico di Mestre. “L’autista effettua una manovra strana, forse ha avuto un malore”

4 Ott 2023 8:12 - di Carlo Marini
Mestre

All’alba, alle 5.05, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Mestre, sono terminate le operazioni di rimozione dell’autobus precipitato dal cavalcavia Rizzardi in cui hanno perso la vita 21 persone e 15 persone sono rimaste ferite.

Il prefetto di Venezia Michele Di Bari, in collegamento a Tg1 Mattina, ha confermato il tragico bilancio.  «Tra i deceduti sono stati identificate già 7 persone, di cui 4 ucraini, un italiano, ovvero l’autista, un tedesco e una donna di nazionalità non nota, forse ucraina».

Il mezzo elettrico della società La Linea, guidato da Alberto Rizzotto, 40enne trevigiano, tra le vittime dell’incidente, è stato sollevato dopo ore di lavoro ininterrotto dalle squadre dei vigili del fuoco con il supporto di due gru e poi posto su un pianale per essere poi portato in un deposito.

Disastro di Mestre: 21 morti e 15 feriti

Le cause del disastro di Mestre,  sono in via di accertamento, una delle piste che al momento sembrano tra le più plausibili sarebbe proprio quella di un malore che potrebbe aver colto il conducente. Tale ricostruzione potrebbe essere avvalorata da un video, adesso al vaglio degli inquirenti, in cui si nota che il mezzo arriva, rallenta, frena ed è quasi fermo quando sfonda il guardrail: una dinamica apparentemente compatibile proprio con quella di un improvviso “blackout fisico” dell’autista.

Al momento dell’incidente, l’autista aveva caricato i turisti in centro storico e li stava riportando in campeggio a Marghera. Da quanto risulta aveva preso servizio 90 minuti prima, un dettaglio che sembrerebbe escludere l’ipotesi di un colpo di sonno. “L’autobus era nuovo e lui era bravo” sostiene Massimo Fiorese, amministratore delegato de La Linea. Il video diffuso sembra suffragare l’ipotesi di un malore: “Si vede il pullman, un mezzo molto pesante perché elettrico – dice Fiorese – poco prima di cadere dal cavalcavia. Il mezzo arriva, rallenta, frena. È quasi fermo quando sfonda il guard rail”.

L’ultimo post dell’autista da Marghera

L’uomo poco prima dello schianto aveva pubblicato un post su Facebook, localizzandosi all’Hu Camping Town di Marghera con la scritta «Shuttle to Venice» (Navetta per Venezia).  Dopo che si è diffusa la notizia della tragedia in tanti tra amici e c conoscenti gli hanno scritto sulla bacheca, senza ottenere più risposta.

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