Calcio scommesse e flop sportivi, FdI chiede il commissariamento della Figc: servono riforme strutturali

18 Ott 2023 15:00 - di Sara De Vico

“Il calcio italiano ha necessariamente bisogno di un’opera auto-riformatrice e il fenomeno delle scommesse rappresenta solo la punta di iceberg di un sistema contraddistinto da tempo da negatività ed episodi che ne dimostrano l’inefficienza.” Così il responsabile sport di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi, parlando dello tsunami di scandali che si è abbattuto nuovamente sul pallone tricolore. “Abbiamo più volte sollevato questa problematica. E crediamo che la soluzione a tutto ciò non sia rappresentata dalla richiesta di dimissioni di Gravina, che attengono all’autonomia del sistema calcistico. Quanto piuttosto dal verificare se vi siano le condizioni di un commissariamento della Figc da parte del Coni”.

Calcio scommesse, FdI: commissariare la Figc

Il senatore di FdI chiede una misura drastica e strutturale a partire, se necessario, dall’azzeramento dei vertici della Federazione gioco calcio. “Serve comunque un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, a cominciare dalle società. Che devono realmente investire sui vivai per garantire che nel nostro calcio vi siano più giocatori italiani in serie A. Non si tratta – conclude Marcheschi – di un mero slogan ma di una necessità impellente”.

La Lega chiede le dimissioni di Gravina

La Lega in mattinata ha chiesto le dimissioni del presidente Gravina. “Alla luce di quanto è accaduto e sta emergendo nel calcio italiano tra scommesse, doping, fallimenti sportivi, problemi infrastrutturali e televisivi, crisi economiche. Cosa deve accadere ancora per rivoluzionare la guida del movimento?”. Così un comunicato della Lega per Salvini Premier. “È sempre più necessario, per rispetto di milioni di appassionati e in particolare dei più giovani, un radicale cambiamento a partire dalle dimissioni del Presidente Gravina”. Marcello Lippi, ct dell’Italia campione del mondo 2006, definisce il calcio scommesse una ‘cosa vomitevole, non ne voglio parlare”.

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