Blitz anti-terrorismo, due egiziani arrestati a Milano: “Erano parte di un’associazione”. Paura in Europa
E’ in corso dalle prime ore di martedì mattina un’operazione antiterrorismo della Polizia di Stato. La coordina la Procura della Repubblica di Milano, la Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo. Il blitz ha condotto all’arresto di un cittadino egiziano e un naturalizzato italiano di origine egiziane. L’accusa è di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo.
Due egiziani arrestati per terrorismo a Milano
L’operazione è condotta dalla Digos di Milano, dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Perugia, dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dal Servizio Centrale Polizia Postale e delle Comunicazioni. E’ allarme in tutta Europa dopo l’attentato di lunedì sera in Belgio in cui sono morti due cittadini svedesi. Il sabato precedente la Francia ha guardato di nuovo in faccia l’incubo del terrorismo, con l’uccisione di un professore davanti un liceo. la chiusura immediata del Louvre, della Reggia di Versailles hanno dato il senso di una minaccia che il conflittto sanguinario scatenato da Hamas alimenta. In Italia è massima allerta. il ministro della Difesa, Crosetto, aveva annunciato l’annullamento delle festività del 4 novembre e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha richiamato alla massima allerta.
Piantedosi: “situazione di forte instabilità”
“La situazione è di forte instabilità e desta preoccupazione anche per la sicurezza dei nostri Paesi. E in questo complesso scenario terremo alta la guardia”: lo ha detto intervenendo al convegno organizzato dal Sap ‘Obiettivo Sicurezza – Tra l’incudine e il martello. Le garanzie funzionali per l’operatore di Polizia’, all’Hotel Ambasciatori di Rimini. Ha però aggiunto che non bisogna cedere a “pericolosi allarmismi”. “Eravamo ancora impegnati nella gestione delle conseguenze della pandemia. Poi è subentrata la guerra nel cuore dell’Europa, che è ancora in atto. E adesso siamo stati brutalmente messi di fronte a questa grande crisi umanitaria di carattere internazionale”. Oltre a ribadire che nel nostro Paese “manca ancora un’evidenza concreta di eventuali pericoli”, Piantedosi ha ricordato che “possiamo confidare anche da questo punto di vista su un sistema delle forze di polizia tra i migliori al mondo. E che ha sempre avuto un ruolo importante nel preservare il nostro Paese da ricadute negative di questi fenomeni”.
Sabato l’aggressione a viale Monza a Milano al grido di “Allah Akbar”
Lunedì in procura a Milano si era tenuto un incontro tra i pm della sezione distrettuale antiterrorismo di Milano e i vertici degli uffici antiterrorismo delle forze dell’ordine. L’appuntamento era stato l’occasione per fare un punto sull’attività di prevenzione e di monitoraggio contro possibili minacce nel capoluogo lombardo. Soprattutto alla luce del mutato scenario internazionale a partire dalla conflitto in corso tra Israele e Hamas. Soprattutto dopo che sabato scorso un 33enne egiziano era arrestato sabato per aver aggredito tre passanti in viale Monza al grido di “Allah Akbar” e “oggi muoiono tutti”. “È una spia di una situazione, comunque di tensione”, hanno sottolineato gli inquirenti.
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