Asolo ricorda Eleonora Duse, in vista del centenario della morte, con una nuova sala del museo civico

7 Ott 2023 12:46 - di Redazione
Duse

Prendono avvio le celebrazioni per il centenario della morte di Eleonora Duse che si terranno per tutto il 2024 tra Asolo, Chioggia, Gardone Riviera, Venezia e Vigevano.

Il Museo Civico di Asolo (Treviso) sabato 7 ottobre apre al pubblico una nuova sala espositiva interamente dedicata Eleonora Duse (Vigevano, 3 ottobre 1858 – Pittsburgh, 21 aprile 1924).  Il ricco calendario di iniziative “Duse 2024” prevede una programmazione dedicata di manifestazioni teatrali, incontri e conferenze al Teatro Duse di Asolo e al Teatro Stabile del Veneto.

L’intervento è realizzato grazie a un progetto nato dalla collaborazione tra il Comune di Asolo e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e per le province di Belluno, Padova e Treviso e finanziato dal Ministero della Cultura tramite il Fondo per la Cultura 2021.

Amo Asolo perché è bello e tranquillo, paesetto di merletti e poesie perché non è lontano da Venezia che adoro perché vi stanno buoni amici che amo perché si trova fra il Grappa e il Montello… Questo sarà l’asilo per la mia ultima vecchiaia, e qui desidero essere seppellita. Ricordatelo, e se mai, ditelo“. Così Eleonora Duse esprimeva a Marco Praga nel 1919 l’affetto che la legava ad Asolo. Alla sua improvvisa scomparsa, cinque anni dopo, l’amico si spese affinché la sepoltura della grande artista avvenisse ad Asolo, presso il piccolo cimitero di Sant’Anna.

La figlia Enrichetta Angelica Marchetti Bullogh donò allo Stato italiano parte dei cimeli appartenuti alla madre, a condizione che fossero lasciati in deposito al Museo asolano. Nacque così la Collezione Duse composta da tessuti, dipinti, ritratti, mobili, libri, fotografie, documenti, ricordi di famiglia, conservata presso il Museo Civico di Asolo.

Dichiara il sindaco di Asolo Mauro Migliorini: “Asolo, uno dei Borghi più Belli d’Italia e Cittaslow international, si appresta a commemorare il centenario della morte della Divina del teatro con l’inaugurazione della nuova sezione dedicata alla Duse. Anche lei venne a ripararsi qui dopo il suo addio alle scene. Ad Asolo trovava la tranquillità che mancava alla sua vita. E ad Asolo è tornata dopo la sua morte. Aveva chiesto di riposare nel cimitero di Sant’Anna, sotto una semplice pietra bianca e rivolta verso il Monte Grappa, per amore dell’Italia e dei soldati che aveva assistito durante la grande guerra. Nel 1920, la Duse prese in affitto la Casa dell’Arco, un edificio rosso dove si trova una lapide voluta da d’Annunzio per ricordare la sua musa. Oggi nel Museo Civico della “Città dai cento orizzonti”, la Divina rivive in un’intera sezione a lei dedicata”.

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