Apostolico, il Csm apre la pratica a tutela del giudice pro sbarchi. Si astiene il presidente
Toghe avanti tutta a difesa della giudica Iolanda Apostolico, che nel 2018 partecipò alla manifestazione contro il governo sul molo di Catania a favore dello sbarco della nave Diciotti. La prima Commissione del Csm ha deliberato a maggioranza, con la sola astensione del presidente Enrico Aimi, l’apertura della pratica “a tutela – si legge- della autonomia ed indipendenza della magistratura”.
Apostolico, il Csm apre pratica a tutela del giudice
“La verifica sulla pendenza di numerose richieste di apertura di pratica a tutela scaturite da espressioni ritenute dai proponenti lesive della autonomia ed indipendenza della magistratura ha indotto la commissione a deliberare preliminarmente (all’unanimità) la analisi urgente delle stesse. Per valutarne la riunione alla nuova pratica. Ritenendo assolutamente necessario affrontare il tema con la completezza che merita”.
Il giudice partecipò alle manifestazioni contro il governo
La giudice Apostolico è finita nel mirino dopo la diffusione di un video pubblicato da Matteo Salvini che la ritrae in prima linea tra i manifestanti. Sempre lei è l’autrice dello stop al trattenimento nel Cpr di Pozzallo di alcuni richiedenti asilo. Subito la sinistra aveva spostato i riflettori dal fatto in sè al presunto giallo sull’autore del video. La richiesta dell’apertura della pratica di tutela è stata depositata al Comitato di presidenza del Csm dalla maggioranza dei consiglieri togati. Tredici i firmatari dei gruppi di Area, Unicost, Magistratura democratica e gli indipendenti Roberto Fontana e Andrea Mirenda. Non ha invece aderito all’iniziativa Magistratura Indipendente. Nel testo finale è stato eliminato il riferimento diretto alla premier Meloni. Si parla invece di “dichiarazioni da parte di esponenti della maggioranza parlamentare e dell’esecutivo. Che, per modi e contenuti, si traducono in autentici attacchi all’autonomia della magistratura”.
Aimi: il magistrato deve essere e apparire neutrale
Nei giorni scorsi l’azzurro Enrico Aimi, presidente della prima commissione del Csm, si era espresso a favore della neutralità dei magistrati. “Il cittadino deve essere rassicurato sul fatto che l’attività del magistrato, sia esso giudice o pubblico ministero, non sia guidata dal desiderio di far prevalere una parte politica”. Anche il Consiglio consultivo dei giudici europei del Consiglio d’Europa (Ccje) aveva lanciato un appello ai giudici. Un invito alla moderazione nell’esprimere i loro punti di vista e opinioni in circostanze in cui ciò potrebbe compromettere la loro indipendenza, la loro imparzialità o la dignità della loro funzione. E mettere in pericolo l’autorità del potere giudiziario”.