Al Senato si presenta “L’Albero”, l’ultima fatica letteraria di Massimo Pedroni prima della scomparsa
Oggi, in memoria di Massimo Pedroni scomparso lo scorso 15 giugno, si terrà al Senato la presentazione del suo libro L’albero, conversazione immaginaria tra lo scrittore Samuel Beckett e l’artista Alberto Giacometti. Dialogo metafisico tra le arti tratteggiato con il linguaggio inimitabile, asciutto ed evocativo, dello scrittore.
L’Albero: l’ultimo libro di Massimo Pedroni
Si tratta dell’ultimo impegno lavorativo al quale lo scrittore e poeta stava lavorando prima di morire. L’ispirazione viene all’autore da una fotografia capitatagli in mano, che mostra i due grandi artisti con lo sguardo rivolto verso l’alto. “Qualcosa più alto di loro li sovrasta”: È un albero. “Gente come noi non può che vivere nell’insoddisfazione. Necessario che sia così, non potrebbe essere altrimenti. Senza quel magone di insoddisfazione, di senso di imperfezione, di incompletezza, si incepperebbe tutto. Il futuro, il domani”, è uno dei passaggi del libro. La moglie, Paola Livraghi, insieme al senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo che ha promosso l’evento, ha voluto portare a compimento il desiderio dell’autore e confermare l’iniziativa, già in programma, alla sua memoria.
Conversazione tra Beckett e Giacometti
La presentazione de L’Albero, curata da Teresa Pedroni, si svolge presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani (via della Dogana Vecchia) a partire dalle ore 17,30. Oltre a De Priamo intervengono Marco Giorgetti, presidente della Fondazione Teatro La Pergola di Firenze, gli scrittori Davide Rondoni e Renato Minore, l’editore Renzi Casadei e Salvatore Aricò, già direttore del Teatro Valle. A moderare i lavori Paola Livraghi, che in un commosso post su Facebook ha annunciato l’iniziativa invitando “gli amici e tutte le persone che gli hanno voluto bene a Massimo”.
Un intellettuale libero e anticonformista
Pedroni, sposato con un figlio Goffredo, che è stato a lungo collaboratore del Secolo d’Italia, era un intellettuale libero, uno scrittore coraggioso e un poeta sensibile. Protagonista indiscusso della cultura della Capitale: vicedirettore del teatro di Roma, consigliere d’amministrazione delle Biblioteche di Roma, grande organizzatore culturale. La malattia non gli ha impedito di combattere fino all’ultimo come un leone e di dedicarsi alla letteratura, alla scrittura, alla poesia, alla drammaturgia. Pedroni, una vita a destra, in gioventù è stato un militante delle organizzazioni giovanili e frequentava i locali di via Sommacampagna, sede di Radio Alternativa trasmessa con mezzi di fortuna e voluta testardamente dal suo amico Teodoro Buontempo.
Rampelli: l’Italia ha perso un uomo di rara cultura
“Con la sua morte – ha scritto Fabio Rampelli, amico di sempre – l’Italia perde un uomo di rara cultura, mitezza ed eleganza. La nostra comunità umana e politica perde un fratello, che sin da ragazzo ha messo la sua vita e la sua intelligenza al servizio dell’Italia. Patriota autentico, sempre presente, animatore di cenacoli culturali attraverso la sua originale prospettiva che in questi ultimi anni esprimeva con la poesia. Ho avuto l’onore di presentare alla Camera il suo libro Viola. Ci stavamo preparando per la prossima raccolta in via di pubblicazione. Lo faremo lo stesso con sua moglie Paola e suo figlio Goffredo”.