A Palazzo Chigi l’incontro governo sindacati sull’ex Ilva: escluse ipotesi di chiusura o liquidazione
Nell’incontro a Palazzo Chigi con i sindacati, Fiom Cgil, Fim Cisl, e Uilm Uil per discutere del futuro dell’ex Ilva, Acciaierie d’Italia, il governo “ha escluso qualsiasi ipotesi di chiusura o liquidazione e, nello stesso tempo, ha ribadito la volontà e l’impegno per la salvaguardia degli impianti, la tutela della sicurezza sul lavoro e il raggiungimento dei livelli di produzione necessari”. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi, che aggiunge che “durante l’incontro, il governo ha inoltre assicurato la disponibilità a garantire misure di tutela dell’occupazione”.
Nei primi giorni di novembre il prossimo tavolo sull’ex Ilva
Nella riunione “è stato fatto il punto sulle principali criticità che interessano gli impianti di produzione ed è stata definita una road map del confronto in corso con l’azienda. Il governo si è detto consapevole della complessità di tale confronto auspicando nel più breve tempo possibile una soluzione che sia vantaggiosa per tutti i soggetti interessati” afferma l’esecutivo nella nota. “Il governo, accogliendo una specifica richiesta dei rappresentanti dei lavoratori, ha inoltre assicurato il pieno coinvolgimento dei sindacati nel confronto in corso. Le parti hanno convenuto di convocare un nuovo tavolo di confronto entro i primi giorni del mese di novembre”.
Benaglia, delle tute blu della Fim: “Il governo ci ha ascoltato e coinvolto”
“Palazzo Chigi non solo ci ha ascoltato ma ha deciso di coinvolgerci nella trattativa in un percorso sul futuro dell’Ilva. Hanno escluso sia l’amministrazione straordinaria che la chiusura. Abbiamo un tavolo entro il 7 novembre a Palazzo Chigi e saremo coinvolti nella trattativa con Mittal”. Così il leader della Fim, Roberto Benaglia, riassume l’incontro di oggi a Palazzo Chigi con i rappresentanti del governo sul futuro dell’ex gruppo Ilva. “Chi dice che siamo alle battute finali e vorrebbe continuare con la cassa integrazione sbaglia, noi vogliamo lavorare per il il futuro di questo polo industriale strategico strategico per il nostro Paese. L’attuale gestione che abbiamo denunciato da mesi – ha osservato Benaglia – rischia di non andare da nessuna parte con Mittal. Certo, è ancora tutto da fare ma noi siamo sulla strada giusta. Chiediamo al governo di ascoltare le nostre ragioni e proposte in tema di investimenti, impianti, salvaguardia dell’occupazione e decarbonizzazione”, ha concluso.