Ustica, il socialista Andò accusa Mitterrand: «Gli chiesi chiarezza, si mostrò infastidito»

4 Set 2023 9:23 - di Michele Pezza
Mitterrand

Della strage di Ustica e dei suoi impenetrabili misteri i governanti italiani dell’epoca parlarono anche con François Mitterrand (a sinistra nella foto), già a quel tempo icona della sinistra europea. Ma il presidente francese – ricorda oggi a Repubblica l’ex-ministro della Difesa, il socialista Salvo Andò – si mostrò «infastidito». «Amato mi fece cenno di lasciar perdere», aggiunge Andò, un altro che ha ritrovato memoria e parole a 43 anni di distanza da quel tragico 27 giugno 1980 in cui morirono 81 persone, “colpevoli” unicamente di viaggiare a bordo del Dc-9 Itavia decollato da Bologna alla volta di Palermo. Destinazione che non avrebbero mai raggiunto perché il velivolo si disintegrò nel cielo di Ustica. Bomba a bordo o missile francese è ancora oggi uno dei dilemmi che impediscono di rendere giustizia a quelle vittime e ai loro familiari.

L’ex-ministro della Difesa incontrò Mitterrand in un bilaterale

Andò propende per la seconda ipotesi. E oggi ci ripropone uno squarcio sulle reazioni opposte dai francesi alle (blande, evidentemente) richieste di chiarezza da parte italiana: imbarazzo, reticenza, fastidio. A cominciare, appunto, da Mitterrand, incontrato insieme con Giuliano Amato ad un bilaterale italo-francese. «Ustica non era all’ordine del giorno – ricorda l’ex-ministro -, in modo fermo e garbato posi la necessità di un’operazione trasparenza tra Paesi amici». Ma il presidente francese non raccolse. «Non disse una parola, con l’aria del padreterno. Reiterai la mia richiesta alla fine dei lavori. Si mostrò infastidito. Amato mi fece cenno di lasciar perdere».

«Amato mi fece cenno di lasciar perdere»

Una scenetta che sfiorerebbe il ridicolo se di mezzo non ci fosse una tragedia come questa di Ustica. E sì perché Andò ci racconta che gli fu impedito di insistere nella sua richiesta di «operazione trasparenza» proprio dallo stesso Amato che oggi, a oltre quarant’anni di distanza da quei torbidi, la pretende da Emmanuel Macron, che nel 1980 aveva meno di tre anni. Certo, Andò ha ragione nel sottolineare che «il reato di strage non si prescrive mai». Ma è altrettanto vero che sarebbe stato più facile raggiungere la verità allora piuttosto che invocarla oggi. Evidentemente, da socialisti italiani, non avevano messo in conto che Mitterrand si sarebbe rivelato più francese che compagno.

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