Usa, la Camera non voterà la risoluzione sul bilancio: shutdown più vicino. Biden disperato

28 Set 2023 18:09 - di Giacomo Fabi
Biden

Salvo sorprese dell’ultimissima ora, tutto lascia pensare che difficilmente questa volta Joe Biden riuscirà ad evitare lo shutdown, cioè la paralisi delle attività federali e conseguente messa in congedo di parte dei dipendenti pubblici. La dead line è il 1° ottobre. A far precipitare la situazione, la decisione dello speaker repubblicano della Camera Kevin McCarthy di non mettere ai voti la risoluzione bipartisan per l’esercizio provvisorio che il Senato si accinge a votare per scongiurare lo stop. Alla luce dello stallo, che appare quindi irrisolvibile, la Casa Bianca ha già comunicato alle agenzie federali di tenersi pronte a notificare ai propri dipendenti la possibilità di potersi trovare in congedo non retribuito ad un certo punto dalla prossima settimana. Nel frattempo, sono già in via di preparazione le liste dei lavoratori essenziali che continueranno a lavorare senza essere pagati.

Lo speaker della Camera McCarthy non farà votare il testo del Senato

Sulla decisione pesa anche il clima politico. Il 2024 sarà infatti l’anno dell’elezione, il primo martedì di novembre, del nuovo presidente. I candidati più accreditati del campo democratico e quello repubblicano sono gli stessi di quattro anni fa: Biden, l’uscente, e Donald Trump, più che mai deciso a vendicare la sconfitta del 2020. Far scattare lo shutdown significa togliere la cassa dalle mani dell’inquilino della Casa Bianca con conseguente fallimento di tutti i progetti (soprattutto elettorali) in corso di attuazione. Non a caso Biden ha già messo le mani avanti. «Sarebbe disastroso per noi, specialmente se dovesse essere a lungo termine», ha detto parlando a un ricevimento per la raccolta dei fondi la notte scorsa a San Francisco.

Biden accusa i repubblicani

Il presidente ha anche richiamato l’accordo stipulato con i repubblicani lo scorso giugno, quando fu disinnescata la crisi del debito, per fissare i limiti di spesa federale di quest’anno. «Ora loro arrivano e dicono che non volevano», ha aggiunto. Nella riunione a porte chiuse con i deputati repubblicani, McCarthy ha avanzato l’idea di presentare e votare una propria mozione per l’esercizio provvisorio, eliminando le misure contenute in quella del Senato, tra i quali gli oltre 6 miliardi di aiuti all’Ucraina ed i 6 miliardi per le vittime dei disastri naturali ed aggiungendo finanziamenti per la sicurezza sul confine. Rimandando così il testo – che non potrà mai avere un sostegno bipartisan e neanche della maggioranza dei senatori repubblicani che sostengono Kiev – al Senato, quando intanto, insieme alla mezzanotte di sabato, sarà arrivato anche lo Shutdown.

 

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