Terremoto in Marocco, oltre mille vittime. L’Italia pronta ad aiutare. Rabat ringrazia: “Molto colpiti”

9 Set 2023 15:48 - di Agnese Russo
terremoto marocco

È salito a 1037 morti e 1204 feriti, dei quali 721 gravi, l’ultimo bilancio provvisorio del terribile terremoto che nella notte ha sconvolto il Marocco e in particolare l’area di Marrakech. Secondo quanto riferito dall’ambasciatore italiano a Rabat, Armando Barucco, allo stato attuale non risultano italiani coinvolti. “Finora siamo riusciti ad entrare in contatto con tutte le segnalazioni” riguardo gli italiani, ha affermato Barucco ai microfoni di Rainews24, spiegando che la situazione è monitorata di “ora in ora” in collaborazione con le autorità marocchine e tenendo costantemente aggiornato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, ha messo a disposizione la Protezione civile per i soccorsi.

Al momento non risultano italiani coinvolti nel terremoto in Marocco

Gli italiani presenti nell’area di Marrakesh al momento del terremoto erano circa 200, mentre sono 500 quelli in totale nel Paese. La Farnesina ha riferito che sono tutti in salvo e stanno bene. L’ambasciata italiana inoltre ha allestito un desk all’aeroporto di Marrakech per assistere gli italiani. Anche il consolato a Casablanca si è attivato. “Tutti i voli sono pieni, dopo lo spavento i turisti vogliono partire, suggeriamo a chi ha già un biglietto da Marrakesh di andare all’aeroporto dove noi abbiamo organizzato un desk. Per chi non ha ancora un biglietto, prima di tutto ne cerchi uno, ma non necessariamente da Marrakesh”, ha spigato ancora l’ambasciatore. La Farnesina ha messo a disposizione numerosi contatti telefonici per gli italiani nel Paese.

Musumeci: “La Protezione civile pronta a intervenire in Marocco”

Attualmente la macchina dei soccorsi non si è ancora attivata, ma già al Paese è giunta la disponibilità dell’Italia ai soccorsi. “Il Sistema nazionale di Protezione civile è pronto, se richiesto, ad intervenire in Marocco”, ha spiegato il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, che resta in costante contatto con il capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio. “Siamo vicini al popolo marocchino in questo drammatico momento e disposti a dare il nostro contributo in termini di risorse umane e strumentali”, ha aggiunto Musumeci.

L’ambasciatore in Italia: “Molto colpiti dalla spontanea e rapida reazione di Roma”

“Sono colpito e impressionato per la spontanea e rapida reazione delle autorità italiane. Ho visto le parole di vicinanza e sostegno della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, del ministro della Difesa, Guido Crosetto e di tanti altri senatori e rappresentanti della società civile. Non solo portano sostegno ma si mettono a disposizione per tutto quello che è necessario al Marocco”, ha commentato l’ambasciatore del Marocco in Italia, Youssef Balla. “In questa prima fase stiamo cercando di gestire questa situazione con i mezzi nazionali. Ma sono sicuro che se le autorità del Marocco riterranno che ci sarà la necessità di rivolgere un appello ai Paesi amici per avere sostegno, l’Italia sarà tra i primi Paesi ad essere chiamati. Ribadisco tutto il riconoscimento e la gratitudine al governo e al popolo amico dell’Italia”, ha detto ancora l’ambasciatore. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso solidarietà e cordoglio al popolo marocchino, chiamando il re Muhammad VI.

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