Taxi a Roma, giornata nera: da Pingitore a Barillari, a Baudo: “Indegno di una capitale europea”
La situazione dei taxi a Roma è un delirio, o meglio una tragicommedia. Se a commentare è Pierfrancesco Pingitore, la situazione romana assume i toni della farsa, di una dimensione teatrale lunare inimmaginabile, che mette a dsura prova anche la pazienza del grande autore del Bagaglino. Che è un grande utente di taxi e per questo, intervistato dall’Adnkronos, racconta la sua giornata nera. “Una tragicommedia, ma più tragedia che commedia, la situazione dei taxi a Roma”. Mai prima d’ora prenderli, attenderli o prenotarli significa impotenza, senso di inutilità, contemplazione di un disastro che la Giunta Gualtieri non sa prendere in mano. “Nella capitale i residenti sono sempre stati tanti, ben oltre i due milioni- dice Pingitore-. I turisti sempre tantissimi; eppure, fino a qualche mese fa, pur con qualche disagio, prendere il taxi non era un’odissea. Evidentemente, con il caldo, si sono ‘squagliati’ anche i tassisti…”. Scherza ricorrendo al doppio senso del verbo, inteso come ‘squagliarsi al sole’ ma anche come ‘squagliarsela’.
Pingitore: “Ho sempre preso il taxi, ma ora è un incubo”
“Ho sempre preso il taxi- racconta la sua disavventura nel tentativo di prenderne uno- . Ma oggi devo sottostare ad attese infinite e spesso anche inutili: perché dopo aver aspettato un sacco di tempo ti dicono che non ci sono taxi disponibili in zona – protesta Pingitore -. Si fatica a capire cosa sia successo veramente. E poi, tornare a casa la notte diventa un rischio, un rebus: se riesci a prendere un taxi a sera per andare a teatro o al ristorante, non è detto che poi riesci a trovarne uno a spettacolo o cena finita che ti riporti a casa. E che si fa? Si torna a piedi?”. Chissà cosa scriverebbe Pasquino, oggi… “Eh già: vorrà dire che lo farò parlare io, nel mio prossimo libro”, chiosa Pingitore. Lo attendiamo questo libro, anche perché il punto di vista di un uomo di satira e di cabaret può aiutarci a sopportare uno scempio capitale mai visto prima. E’ vero quel che sottolinea Pingitore. I romani ultimamente evitano teatri, cinema serali e cene proprio perché l’idea del ritorno è un incubo. Ma Pingitore è in buona compagnia iin questa giornata nera.
Taxi a Roma, Barillari: “Figura di m… con i turisti”
“Situazione tragica, con la gente sempre più incavolata e con tantissimi turisti con i quali come capitale facciamo una figura di m…”. Non usa mezzi termini Rino Barillari, il ‘re dei paparazzi’ intervistato dalla AdnKronos. “Basta l’ultimo esempio: l’altra volta ero a Termini, c’erano centinaia di persone in attesa e non sto esagerando. Alla fine, passata un’ora e un quarto, mi sono staccato dalla fila: ho rinunciato a prendere il taxi e ho cominciato a scattare foto: l’unica cosa che potevo fare…”, racconta il celebre fotografo romano. Che prosegue il suo sfogo: “Ormai è diventato difficile persino chiamarlo, il taxi: stai lì le mezzore intere ad ascoltare la musichetta e la segreteria telefonica. E poi la telefonata si interrompe e tu resti lì come un… vabbé, non voglio dire altre parolacce! Così, è inevitabile che le strade di Roma si riempiano di gente che va anche in due o in tre sul monopattino…”.
Pippo Baudo: “Indegno di una capitale europea”
“Una situazione indegna di una capitale europea e di una delle città più famose e visitate del mondo”. Pippo Baudo, anche lui intervistato dalla AdnKronos, si unisce alla protesta montante di romani, turisti e vip sul livello scadente del servizio taxi a Roma. “C’è una vera e propria dittatura dei tassisti – accusa il popolare conduttore catanese che vive a Roma -. Vogliono essere i dominatori assoluti della città! Non passano, non rispondono al telefono con i call center che sembrano fantasmi, per avere la certezza di un taxi bisogna chiamare almeno due ore prima, sono pochi e vogliono restare in pochi. Davvero una situazione intollerabile”.