Sulle buste del fornaio la poesia del “pane di Mussolini”: ad Arezzo infuria la polemica

22 Set 2023 18:11 - di Davide Ventola
pane mussolini

«Non sciupate il pane, ricchezza della patria, il più santo premio alla fatica umana»: la frase di Mussolini del 1928 è finita sulle buste di un fornaio di Arezzo, scatenando l’ira di alcuni clienti. La notizia è diventata rapidamente il fatto del giorno.

Dalla baguette alla bagarre, è un attimo: la scoperta è avvenuta in una panetteria nei pressi del centro di Arezzo ed è scoppiata subito la polemica dopo la segnalazione di una cliente, come riferisce la Nazione, sdegnata per la citazione del Duce.

“Amate il pane cuore della casa…”: la preghiera di Mussolini

«Amate il pane cuore della casa profumo della mensa gioia dei focolari. Onorate il pane gloria dei campi flagranza della terra festa della vita. Rispettate il pane sudore della fronte orgoglio del lavoro poema del sacrificio. Non sciupate il pane ricchezza della patria il più santo premio alla fatica umana».

Queste le parole di Benito Mussolini riportate nella busta con dentro pane e biscotti consegnati agli avventori. La frase termina con una inequivocabile “M“: la sua firma. La innocente (e assolutamente neutrale) scritta si riferisce alla cosiddetta “Preghiera del pane”, apparsa sul Popolo d’Italia del 1928 e inquadrata nella battaglia del grano.

Il fornaio cade dalle nuvole: non credevo creasse questo putiferio

Le due panetterie un tempo appartenevano a uno stesso proprietario, mentre oggi fanno capo a due diversi gestori. «Queste buste le ho trovate in negozio quando ho rilevato l’attività. Non avevo idea che potessero creare tutto questo putiferio – ha detto basito per le polemiche uno dei titolari – Non mi occupo di politica, non è il mio mestiere. Io faccio altro di lavoro».

Nel dubbio, assicura che non intende più usare quelle buste di carta oggetto di polemica. Infatti alla domanda se da adesso in poi continuerà a stamparle e distribuirle, ha risposto: «No d’ora in poi sicuramente no, le cambierò».

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