Stupro di Palermo, il Riesame rigetta la richiesta di scarcerazione per Samuele La Grassa
Il Tribunale del riesame di Palermo ha rigettato la richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Samuele La Grassa, uno dei sette ragazzi accusati dello stupro di una diciannovenne, violentata il 7 luglio in un cantiere abbandonato del foro italico di Palermo. A denunciare gli abusi fu la vittima. La Grassa, che è stato condannato anche a pagare le spese del giudizio, si è difeso sostenendo di non aver partecipato alla violenza e di essere rimasto in disparte mentre il branco stuprava la ragazza. Finora il Tribunale del riesame ha rigettato le richieste di scarcerazione di cinque dei sette indagati. Tra due giorni si terrà l’udienza che dovrà decidere sulla richiesta di libertà di Elio Arnao. Il gip aveva invece scarcerato l’unico minorenne indagato che è stato poi nuovamente tradotto in carcere per avere postato commenti e video in cui rivendicava il gesto compiuto. A carico del minorenne, la cui giurisdizione è di competenza della giustizia minorile, anche una chat in cui ammetteva con un amico che la ragazza non era consenziente. Oltre alla denuncia della vittima, a carico dei sette indagati c’è anche un video girato durante gli abusi dal più grande gruppo.
Samuele La Grassa: “Non ho partecipato alla violenza sessuale”
“Non ho avuto nessuna partecipazione attiva ai rapporti sessuali con la ragazza”. Si era difeso così, davanti al Tribunale del Riesame di Palermo, Samuele La Grassa, nell’udienza tenutasi stamattina. Ma per la procura la contestazione di violenza sessuale di gruppo non era cambiata.
La lettera sfogo della ragazza: “Devo farcela”
La ragazza vittima della violenza ha inviato una lettera al programma Cartabianca che sarà letta stasera su Retequattro. Nella missiva, la giovane scrive: “Devo andare avanti, voglio farlo, controvoglia, ma devo riuscirci. Non solo perché voglio una vita migliore ma anche per mia madre, che nonostante fosse molto malata e bloccata a letto, si faceva sempre vedere col sorriso”. “Ho sentito parlare di rieducazione per gli stupratori.- aggiunge la giovane- Ma come si fa a pensare di rieducare una persona e lasciarla nuovamente in giro dopo che ha rovinato una ragazza?”.