Scorie nucleari, in Finlandia il primo deposito permanente al mondo: seppellite per 100mila anni

5 Set 2023 20:11 - di Gigliola Bardi
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Seppellire le scorie nucleari sotto terra, in un punto così profondo e così remoto che gli esseri umani non potranno metterci piede per 100mila anni: è il progetto su cui sta lavorando la Finlandia e che dovrebbe essere pronto nel 2025. Il deposito sotterraneo di Onkalo, che nella lingua locale vuol dire “piccola grotta”, si trova a 450 metri di profondità a Olkiluoto, un’isola vicina ad Eurajoki, nella Finlandia occidentale.

In Finlandia il primo deposito permanente di scorie nucleari

Quando sarà ultimato, quello di Onkalo sarà il primo deposito permanente al mondo. Qui i rifiuti radioattivi saranno stoccati in cilindri di ghisa e rame e poi coperti di argilla bentonitica, in attesa che trascorrano gli anni, che possono essere anche centinaia di migliaia, che li renderanno inerti e dunque non più pericolosi per l’uomo e l’ambiente.

Una ricerca iniziata negli anni Novanta

Del deposito sotterraneo di scorie nucleari della Finlandia, riportato in auge dalla Bbc che in questi giorni è tornata a dedicargli dei reportage, si parla ormai da tempo. E, del resto, è dagli anni Novanta che Helsinki ci lavora con convinzione, a partire dalla ricerca del potenziale sito per lo stoccaggio, poi individuato in Olkiluoto, che oltre alla conformazione geologica ha anche il vantaggio di distare appena cinque chilometri da una delle due centrali nucleari del Paese, che è anche il più grande stabilimento nucleare d’Europa.

“Il luogo dove nessun essere umano camminerà per 100mila anni”

È soprattutto però la conformazione del sottosuolo ad aver pesato: in questa roccia granitica, infatti, è stato individuato un punto in cui due faglie distano circa 800 metri, offrendo una certa garanzia di tenuta in caso di terremoto. «I lavori sono a buon punto, ma abbiamo deciso comunque di testare il tutto per i prossimi due anni: vogliamo assicurarci che nessun tipo di scoria risalga in superficie», spiegava nell’agosto del 2022 al Corriere della Sera la geologa Johanna Hansen, chiarendo che l’impianto è pensato per conservare le scorie fino a centomila anni e invitando gli altri Paesi a stoccare da loro. A un anno di distanza Erika Benke della Bbc ha descritto nell’articolo intitolato “Il luogo dove nessun essere umano camminerà per 100.000 anni” la sua esperienza all’interno del sito in un reportage che va sotto la testatina “Pianeta futuro”.

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