Schianto della Freccia tricolore, il pilota Del Dò: penso solo alla piccola Laura. La Procura apre un fascicolo

17 Set 2023 13:25 - di Giovanni Pasero
freccia tricolore, del dò

«Sono profondamente addolorato per quello che è successo, sto solo pensando alla piccola Laura»: lo ha detto ai suoi colleghi, ancora sotto choc, il maggiore Oscar Del Dò, il pilota della Freccia Tricolore che sabato si è schiantata al suolo nei pressi dell’aeroporto Torino-Caselle e che ha portato alla morte di una bambina di cinque anni. A quanto si è appreso, durante gli istanti prima dell’impatto il pilota ha cercato di posizionare l’aereo in modo che evitasse le abitazioni.

Lo strazio del papà di Laura: “Cosa potevo fare di diverso?”

Una manovra che non ha impedito di colpire la vettura in transito sulla quale viaggiavano papà, mamma, un ragazzino di 12 anni, tutti rimasti feriti, e la piccola Laura,  5 anni, che invece ha perso la vita. “Il papà ha ripercorso molte volte ciò che è successo ieri chiedendosi cosa poteva fare di diverso”. Così in ambienti medici hanno parlato di Paolo Origliasso, il padre di Laura, portato all’ospedale Cto di Torino per le ustioni riportate nell’incidente. L’uomo è stato dimesso questa mattina. La moglie resterà invece ancora al Cto perché le ustioni che ha riportato (in prevalenza al braccio destro) sono più estese e con ogni probabilità richiederanno un intervento di chirurgia plastica.

Chi è Oscar Del Dò, il pilota dell’aereo precipitato

Il maggiore Oscar Del Dò, di 35 anni, di Torreano di Martignacco (Udine), non lontano dalla base aerea di Rivolto, era entrato nelle Frecce tricolori il 19 dicembre 2019, faceva il terzo gregario sinistro (pony 7). Lo ricorda il Messaggero Veneto oggi in edicola, sottolineando che per Del Do’ era il sogno della sua vita, “ci aveva creduto da sempre”.

Le cause dell’incidente alla Freccia tricolore: guasto al motore e l’impatto con uno stormo di uccelli

La procura di Ivrea ha intanto aperto un fascicolo per disastro aereo e omicidio colposo. Sul luogo dello schianto anche il procuratore capo di Ivrea, Gabriella Viglione e anche oggi proseguono le operazioni di raccolta di reperti che nell’impatto si sono sparsi sia nella parte esterna sia in quella interna dell’aeroporto che resta chiuso fino alla mezzanotte di oggi. Ora le indagini, affidate ai carabinieri del comando provinciale di Torino, si concentreranno per accertare le esatte cause dell’incidente che dovranno stabilire se a provocarlo è stato l’impatto del velivolo con uno stormo di uccelli, così come è stato ipotizzato nell’immediato dell’accaduto.

Tra gli accertamenti da effettuare, occorrerà una consulenza tecnica su motore e sugli strumenti in dotazione al velivolo e sarà necessario decriptare i dati della scatola nera e analizzare le conversazioni tra il pilota e la torre e quelle con gli altri colleghi della pattuglia.

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