Salute, italiani più attenti al proprio corpo. Ma solo il 41% effettua controlli regolari
Cresce, seppur di poco, l’attenzione degli italiani per la propria salute. Oggi, infatti, dice di monitorarla regolarmente attraverso visite ed esami il 41 per cento in crescita degli intervistati. Nel 2022 erano il 33. Le donne si confermano più attente degli uomini, ma soltanto il 47 per cento ha svolto una visita ginecologica nell’ultimo anno. Tra chi non fa controlli, uno su cinque indica i tempi di attesa troppo lunghi tra le motivazioni. È quanto emerge dall’ultima rilevazione dell‘Osservatorio Sanità di UniSalute, svolta in collaborazione con l’istituto di ricerca Nomisma. L’indagine ha riscontrato un aumento del numero di persone che fanno controlli regolari, sintomo forse di una maggior serenità nel frequentare le strutture sanitarie dopo gli anni di pandemia.
Lo certifica una ricerca UniSalute- Nomisma
Restano però ancora una minoranza gli italiani che svolgono visite ed esami di prevenzione. Secondo la ricerca – si legge in una nota – appena il 41 per cento degli intervistati dichiara di monitorare la propria salute attraverso controlli regolari. A questo dato corrisponde inoltre un calo di chi dice di curarsi solo quando inizia a soffrire di un disturbo o di una malattia – in discesa dal 48 al 45 per cento – e anche di chi dice di non fare nulla di particolare per tutelare la propria salute (5 per cento contro il 9 dell’anno scorso). Andando ad analizzare meglio i dati, però, si riscontrano variazioni significative a livello geografico: se al Nord fa controlli regolari circa il 40 per cento della popolazione e al Centro addirittura il 45, al Sud e nelle Isole la percentuale crolla al 31 per cento.