Rubate (e ritrovate) le reliquie di San Francesco: la storia a lieto fine in Calabria
Rubate e poi ritrovate. Si tratta di alcune preziose reliquie di San Francesco d’Assisi posta nella chiesa di Santa Chiara a Lamezia Terme, in Calabria, peraltro nella terra di un altro grande Santo dal nome Francesco, quello di Paola. Una storia a lieto fine che ha visto la polizia protagonista di un’azione investigativa veloce ed efficiente.
Le reliquie rubate
A rubare le reliquie del Patrono d’Italia(delle preziosi cenere) era stato un cinquantenne che si era introdotto nella chiesa di Santa Chiara a Lamezia Terme, città snodo della Calabria perché sede dell’aeroporto internazionale. L’uomo aveva prima aperto la cassetta delle donazioni e poi si era impossessato delle ceneri del Santo. Ma la polizia lo ha trovato subito. I fedeli hanno fornito informazioni precise agli agenti delle Volanti intervenuti e grazie anche ai sistemi di videosorveglianza in poco tempo sono riusciti a trovare il ladro che girando in bici aveva con sé ancora le cose rubate e alcuni arnesi da scasso. Il pregiudicato è stato arrestato e le reliquie sono state riconsegnate ai frati custodi del prezioso tesoro religioso proprio dagli agenti che le hanno ritrovate.
Restituita ai fedeli
La reliquia delle ceneri di San Francesco d’Assisi, considerata una reliquia sacra di grande importanza spirituale e di valore inestimabile, è stata sequestrata e successivamente restituita ai frati della Chiesa di Santa Chiara dopo le indagini. È importante sottolineare l’importanza di preservare le reliquie sacre e il rispetto che meritano. Questo episodio ci ricorda quanto sia fondamentale proteggere il patrimonio religioso e culturale. La Polizia di Stato ha svolto un lavoro eccellente nel recuperare la reliquia e assicurare l’arresto del responsabile.
L’amore dell’Italia per Francesco d’Assisi
Patrono della Nazione, primo uomo a rivivere nel proprio corpo la Passione di Cristo( attraverso le stimmate) Francesc d’Assisi è non solo un grande Santo ma un esempio di vita caritatevole apprezzato da ogni latitudine culturale. Non a caso dieci anni fa, per la prima volta nella storia, un Pontefice ha assunto il suo nome. E le sue reliquie, sparse su tutto il territorio nazionale, sono una testimonianza attiva da preservare.