Renzi torna in pista: “Mi candido con la lista Il Centro”. E sarà una campagna tutta contro il Pd

4 Set 2023 16:37 - di Francesco Severini
Renzi

Matteo Renzi, dopo la rottura con Carlo Calenda, si mette in proprio e tenta il rilancio. E’ di oggi l’annuncio nel corso di una conferenza stampa: “Noi ci candideremo alle elezioni europee con il brand de Il centro. Ho detto che non saremo soli e abbiamo 9 mesi per presentare il nostro progetto. In questo scenario il mio sarà un appello a tutto il gruppo dirigente di Italia viva a mettersi in gioco. Il primo a mettersi in gioco sarò io, che lo farò candidandomi al Parlamento europeo“.

Il luogo è stato scelto non a caso, perché la candidatura sarà nella circoscrizione di Nord-Ovest, con la lista ‘Il Centro’. “Per noi è un fatto politico di grande importanza per noi: è il momento di scrivere una pagina nuova in Europa. Le nostre ambizioni sono molto più alte. Candidiamo il Centro a governare l’Europa. Se noi facciamo un risultato tale da mandare qualcuno di noi al Parlamento europeo, quel qualcuno fa la differenza, perché quei numeri vedranno nel gruppo centrista un ruolo centrale nella maggioranza”.

Da tempo si era capito che l’area alla quale guardava Renzi è la stessa cui si rivolge l’ala centrista della coalizione di maggioranza, rappresentata da Forza Italia. Infatti Renzi ha negli ultimi giorni attaccato frontalmente il Pd, accusandolo di avere del tutto abbandonato ogni intento riformista. E c’è da attendersi dunque una campagna tutta incentrata sulla critica alla linea Schlein, succube del massimalismo di Landini e Conte.

“Il Pd ha votato il JobsAct e ora fa un referendum contro il JobsAct – aveva affermato Renzi nei giorni scorsi – Provo imbarazzo per chi nel Pd non ha il coraggio di alzare la voce contro questa scelta masochista. Il Partito Democratico che smette di essere riformista per diventare la sesta stella del grillismo fa venire un tuffo al cuore“.

E alla festa di Iv di Firenze aveva rincarato la dose: sul Jobs act “sono disponibile a fare un dibattito con altri 10: Franceschini, che l’ha votato in Parlamento e in Cdm, Delrio, Serracchiani, Guerini, Madia, Lorenzin, Orlando, i segretari dopo di me Zingaretti, Letta, Gentiloni. Anche con Bersani, ma a Taranto per l’Ilva”.

“Tutti questi parlano male del Jobs Act. Lo hanno votato, lo stanno disconoscendo ma il Jobs act ha aiutato il Paese, abbiano il coraggio di dire che il referendum è smentire quello che hanno fatto. Si dimettano o abbiano il coraggio dell’abiura, è scandaloso questo modo di fare politica. E’ una vergogna”, ha aggiunto Renzi.

“Per inseguire Conte e i grillini state diventando la parodia di voi stessi, state cancellando la vostra storia. Ma la vostra sfortuna è che io non mi dimentico della vostra storia”, ha sottolineato il leader di Iv.

 

 

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