Rocca: “De Angelis ha detto quello che tanti pensano. Attaccato per coprire il nostro lavoro in Regione”
“Il fango su Marcello De Angelis è stato solo per coprire le tante cose che stiamo facendo”. Il governatore Francesco Rocca, nel corso dell’evento “Itaca”, è tornato sul caso che ha coinvolto l’ex capo della comunicazione istituzionale della Regione, costretto alle dimissioni dopo un mese di continui, violenti attacchi da parte della sinistra, che ha cavalcato in maniera pretestuosa un suo post sulla strage di Bologna.
Rocca: “De Angelis ha detto quello che tanti pensano”
“Sicuramente la frase usata è stata istituzionalmente sgrammaticata, ma nella sostanza è quello che tanti pensano e chiedono di approfondire”, ha affermato Rocca, ricordando che “gli insulti peggiori sono arrivati da Bonelli e D’Amato che nel ’96, dopo la Cassazione, firmarono un documento che diceva ciò che ha detto De Angelis”. “Io non sopporto la disonestà intellettuale”, ha concluso Rocca, intervistato a Itaca dal direttore de Il Tempo, Davide Vecchi.
“Gli insulti peggiori da Bonelli e D’Amato che sostenevano quello che ha detto lui”
Nel suo post De Angelis aveva manifestato dubbi sulla sentenza che attribuisce la responsabilità materiale della strage di Bologna agli ex Nar Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini. Si tratta, come ricordato da Rocca, degli stessi dubbi che accomunano molti e che trovarono voce, per la prima volta con forza, nel Comitato “E se fossero innocenti?”, promosso principalmente da esponenti radicali e di sinistra. Nonostante questo e nonostante lo stesso De Angelis avesse chiesto scusa a chi poteva essersi sentito offeso dalle sue parole, gli attacchi nei suoi confronti sono andati avanti, arrivando a punte inimmaginabili. Da qui la decisione dell’ex capo della comunicazione istituzionale di rassegnare le dimissioni, a tutela dell’ente Regione Lazio.