Parte l’inchiesta alla Camera Usa per l’impeachment di Joe Biden: il figlio usava il suo nome per fare affari
Parte oggi alla Camera Usa l’inchiesta di impeachment contro Joe Biden avviata dalla maggioranza repubblicana che punta a dimostrare il suo coinvolgimento, ai tempi in cui era vice presidente di Barack Obama, negli affari del figlio Hunter in Ucraina dove era nel Consiglio di amministrazione di Burisma, una importante società energetica, ed altri Paesi stranieri.
Alla prima audizione, che sarà presieduta dal presidente della Commissione vigilanza, James Comer, non sarà ascoltato nessun testimone diretto degli affari di Biden o di qualsiasi aiuto che gli abbia potuto dare il padre.
A parlare saranno esperti legali che approfondiranno la portata delle accuse rivolte al presidente – cioè di aver usato la sua posizione per arricchire la sua famiglia – invece di fornire elementi a sostegno di queste.
L’udienza, che segna quindi l’avvio formale dell’inchiesta di impeachment, arriva dopo 9 mesi di inchiesta della commissione sull’attività di Hunter Biden come consulente ed avvocato.
Il team di Comer ha ottenuto oltre 12mila pagine di documenti finanziari, e condotto decine di interviste a persone che hanno avuto rapporti di lavoro con il figlio del presidente.
Per ora hanno trovato prove del fatto che Hunter ha cercato di usare il nome del padre per i suoi affari, ma la Commissione sta proseguendo il suo lavoro di indagine per raccogliere ulteriori elementi che provano il coinvolgimento diretto di Biden, anche per un suo arricchimento personale.
Lo Speaker Kevin McCarthy ha annunciato nelle scorse settimane l’avvio formale dell’inchiesta di impeachment, dicendo che in questo modo gli investigatori potranno più facilmente mandare mandati di comparizione alla Casa Bianca.
C’è chi considera l’avvio dell’inchiesta una mossa del leader repubblicano per accontentare la fronda trumpiana del partito da cui voti dipende il suo posto da Speaker.