Ore turbolente per Ryanair, torte in faccia e proteste sul taglio delle rotte. Urso: serve spirito costruttivo (video)

8 Set 2023 16:02 - di Giulia Melodia
Ryanair

Le ultime ore sono state a dir poco turbolente per la Ryanair: la più grande compagnia aerea in Italia e in Europa prima ha incassato l’introduzione di un decreto del governo contro il caro voli con il tetto alle tariffe per i collegamenti per le isole, rispondendo con il taglio disposto all’operativo invernale per la Sardegna. Dieci le rotte colpite dalla mannaia del vettore, tre cancellate, l’8% di tutto il piano winter dall’Isola. Poi, l’amministratore delegato di Ryanair Michael O’Leary che, davanti al palazzo della Commissione europea a Bruxelles, è incappato in una protesta degli attivisti per il clima, che ieri mattina lo hanno accolto a torte in faccia. Una protesta “alla crema” rivendicata al grido di «Stop all’inquinamento degli aerei».

Ore turbolente per Ryanair

Sulla “dolce accoglienza” degli attivisti né O’Leary, né la compagnia né il suo ad, sembrano essersela presa più di tanto: «Accoglienza calorosa a Bruxelles oggi per festeggiare le nostre 7 nuove rotte per l’Inverno 2023. I passeggeri sono così soddisfatti delle nostre rotte e della petizione che stanno festeggiando con una torta. Abbiamo tariffe basse e gustose!», ha postato ironicamente su X-Twitter la stessa Ryanair, pubblicando una foto di O’Leary sporco di crema. Mentre sul versante del dialogo con il governo il decollo è ancora in discussione. Con tanto di reazioni dei sindacati di settore che hanno contestato la reazione della compagnia aerea al provvedimento governativo.

Le contestazioni sindacali al taglio delle rotte annunciato dalla compagnia

Dunque, a contestare l’iniziativa intrapresa dalla compagnia aerea, sono scese in campo le organizzazioni sindacali. «L’annuncio del taglio delle rotte del vettore Ryanair a seguito di un dispositivo di legge governativo, giudicato dalla compagnia aerea irlandese “illegittimo” – ha sottolineato per esempio Arnaldo Boeddu, segretario generale della Filt Sardegna – non fa altro che minare un settore già fortemente in difficoltà per una già avvenuta liberalizzazione sfrenata e senza regole». Secondo Boeddu, «per non mettere a rischio i livelli occupazionali e la mobilità dei cittadini è necessario predisporre una task force. In maniera che altre compagnie aeree, sia tradizionali sia low cost, siano incentivate a collegare la Sardegna con il resto del Paese e d’Europa». A manifestare criticità e preoccupazione per la decisione di Ryanair anche l’Adiconsum che parla di «grave danno per i sardi».

La risposta del ministro Urso: «Invito Ryanair a confrontarsi in sede europea»

E mentre Ryanair alza i toni e prova a mostrare i muscoli chiedendo al ministro Urso e al Governo Italiano di abrogare «immediatamente il provvedimento che impone il tetto alle tariffe per i voli sulle isole per evitare ulteriori danni irreparabili». Suggerendo, invece, di «togliere la tassa chiamata addizionale municipale su tutti gli aeroporti della Penisola». Il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, dopo il tavolo di confronto al Mimit con le principali associazioni dell’industria del largo consumo. E nell’ambito delle consultazioni che porteranno alla realizzazione del “Trimestre Anti Inflazione” sul carrello della spesa a partire dal 1 ottobre, replica alla compagnia: «Le imprese con cui ci siamo confrontati ci hanno presentati piani di sviluppo nel nostro Paese. Perché è dove cresce maggiormente il traffico aereo. In uno spirito costruttivo mi auguro che Ryanair possa avere una percezione positiva in sede europea. Li invito a confrontarsi con i cittadini europei».

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