Onu, scontro frontale Mosca-Kiev. Zelensky: “Niente potere di veto agli aggressori”, Lavrov: “È guerra globale”

20 Set 2023 21:02 - di Stefania Campitelli

Al Palazzo di Vetro è scontro frontale tra Mosca e Kiev. “In caso di violazione dei diritti umani bisognerebbe togliere o sospendere il potere di veto”. Parola di Volodymyr Zelensky che nel suo intervento al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla crisi ucraina ha accusato la Russia di aver messo l’Onu in una situazione di pesante stallo. “Il Consiglio di Sicurezza dovrebbe essere pienamente responsabile nei confronti dei Paesi del mondo”, ha aggiunto il presidente ucraino, sottolineando che l’Onu ha riconosciuto la Russia come unico responsabile del conflitto nelle sue risoluzioni, ma non ha potuto fare nulla per bloccare la guerra.

Onu, Zelensky:  togliere il potere di veto alla Russia

“Purtroppo questo seggio al Consiglio di Sicurezza, che la Russia occupa illegalmente, è usato da bugiardi il cui lavoro è quello di coprire l’aggressione e il genocidio. In questi giorni nell’Assemblea Generale abbiamo sentito troppo spesso la parola ineguaglianza – ha continuato Zelensky – ed è precisamente questa ineguaglianza che rende l’Onu inefficace”. Il presidente ucraino ha poi ribadito l’unica formula di pace possibile, quella messa a punto a Kiev. “Il completo ritiro di tutte le truppe russe, comprese la Flotta Russa, e il ritiro di tutti i mercenari e formazioni paramilitari dall’intero territorio ucraina. Piena restaurazione del controllo ucraino su tutti i nostri confini. Solo l’applicazione di questi due punti potrebbe portare ad un’onesta e completa fine delle ostilità”.

“L’unica pace è quella proposta da Kiev”

Nel corso della sessione (per l’Italia è intervenuto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, perché la premier Giorgia Meloni era impegnata in incontri bilaterali con alcuni leader dei Paesi african), Zelenky ha insistito a lungo sul diritto di veto. “I soldati ucraini stanno facendo con il loro sangue quello che il Consiglio di Sicurezza dovrebbe fare con il voto: fermare la Russia”. Al termine del suo intervento Zelensky ha lasciato la sala dei lavori del Consiglio di Sicurezza prima dell’intervento del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Lo riferisce il Guardian, che sottolinea come Lavrov non fosse presente durante il discorso di Zelensky, iniziato poco dopo il botta e risposta tra l’ambasciatore russo Vassily Nebenzia e il premier albanese Edi Rama, presidente di turno, proprio per la presenza di Zelensky alla sessione.

Lavrov: crescono i rischi di una guerra globale

Il ministro degli Esteri del Cremlino nel suo discorso ha paventato i rischi di un conflitto globale. Ed è proprio per evitare questa escalation – ha detto Lavrov – “per indirizzare gli eventi in una direzione pacifica, che la Russia ha insistito e insiste affinché tutte le disposizioni della Carta delle Nazioni Unite siano rispettate e applicate non selettivamente, ma nella loro interezza. Compresi i principi di uguaglianza sovrana fra gli Stati, la non ingerenza nei loro affari interni, il rispetto dell’integrità territoriale e il diritto dei popoli all’autodeterminazione”. Il ministro degli Esteri russo ha accusato l’Occidente di ricorrere “in modo selettivo” alle norme e ai principi dell’Onu, caso per caso, “in base alle loro esigenze geopolitiche campanilistiche”. In una lunga tirata al Consiglio di sicurezza del Palazzo di Vetro, il capo della diplomazia di Mosca ha detto che questo atteggiamento dell’Occidente ha portato a “scuotere la stabilità globale” e ad “esacerbare nuovi focolai di tensioni” che rischiano un conflitto globale.

L’attacco frontale agli Stati Uniti

Lavrov ha poi contestato agli Stati Uniti e ai loro alleati di aver interferito “apertamente e in modo egregio” negli affari interni dell’Ucraina sin dal crollo dell’Unione Sovietica. Ieri il presidente Biden nel discorso inaugurale aveva attaccato duramente Mosca, “pensa di sfiancarci ma non accadrà”. Al nemico Zelensky infine Lavrov ha mandato a dire che “il ricorso al veto è uno strumento assolutamente legittimo previsto dalla Carta delle Nazioni Unite”.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *