Nadef, Foti zittisce i gufi: sinistra alla frutta. Tagli su cuneo e aliquote daranno ossigeno alle famiglie
Tommaso Foti torna sulla Nadef (la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza), ovvero «la cornice che definisce la prossima legge di bilancio», come ha precisato il premier Meloni nel corso del Cdm. E in un’intervista al Quotidiano Nazionale smonta, fatti e dati alla mano, la narrazione strumentale e gli allarmi di gufi e detrattori: «Chi ha la sfera di cristallo sulle previsioni di crescita del Pil è bravo», afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera nell’intervista a QN. E a stretto giro aggiunge: «Vorrei ricordare che tutti pronosticavano che a inizio anno l’Italia sarebbe andata in recessione, che grazie alle misure preventive del Governo Meloni non abbiamo invece conosciuto. Le previsioni della Nadef sono in linea con gli andamenti macroeconomici e contengono dati molto realistici».
Nadef, Foti: «Un documento di responsabilità e ben meditato»
Non solo. Parlando di «una narrazione abbastanza risibile» delle «sinistre alla frutta» che «su questi temi provano a giocarsi la carte dello spread, ma sono evidentemente smemorate», Foti ricorda opportunamente che «in questo momento lo spread italiano è esattamente al 20% in meno di quando toccò quota 250 col governo Monti». Sottolineando sul punto: «Mi pare sia una lettura tutta politica. Del resto, nei giorni scorsi l’ex ministro Giovanni Tria ha definito questa Nota prudente e corretta, come il caso richiede, soprattutto dopo la vicenda del Superbonus e il Bonus facciate, che indubbiamente influisce»…
«Questa sinistra è alla frutta»
Insomma, come sottolineato da Palazzo Chigi nelle scorse ore a ridosso dei lavori del Cdm, «il governo ha scelto un’impostazione di bilancio seria e di buon senso». Pertanto, spiega e aggiunge Foti nell’intervista sulla Nadef, «i suoi indirizzi chiave sono la conferma del taglio del cuneo. La prima fase della riforma fiscale. Il sostegno alla genitorialità e il rinnovo dei contratti del Pubblico impiego, con particolare riferimento alla sanità. Senza dimenticare gli investimenti pubblici, a partire da quelli già calendarizzati del Pnrr. Vorrei anche fare presente che la Nadef – sottolinea Foti – prevede misure incisive di contenimento della spesa pubblica, per una previsione di 2 miliardi».
Nadef, Foti: «Il taglio al cuneo fiscale è diventato una misura stabile»
E ancora. «Devo dire che, se anche l’indebitamento netto in rapporto al Pil viene rivisto al rialzo, soprattutto per il 2024, l’aggiustamento prefigurato e l’andamento dell’aggregato di spesa mi paiono del tutto in linea con la raccomandazione del Consiglio europeo e il futuro assetto delle regole di bilancio dell’Ue». Necessità e provvedimenti, calcoli e previsioni su cui spiccano ruolo e ricadute di cuneo fiscale e inflazione. Proprio su cuneo fiscale – già in busta paga dei lavoratori – e caro vita, allora, Foti rileva: «Una misura temporanea diventa stabile: invece che per sei mesi si potrà farci affidamento per il prossimo anno. Se si vogliono stimolare i consumi bisogna mettere soldi nelle tasche dei cittadini. Il taglio del cuneo, come quello delle aliquote, potrà rappresentare una buona boccata di ossigeno sia per le famiglie che per i consumi».
«Se si vogliono stimolare i consumi bisogna mettere soldi nelle tasche dei cittadini»
Un’iniziativa che va ad aggiungersi a quelle intraprese per buttare acqua sulle “fiammate” della Bce, a cui si aggiunge anche il carrello tricolore anti-inflazione al via domenica: un’ulteriore conferma, indicativa – osserva lo stesso Foti – «della capacità di questo governo di mettere attorno a un tavolo i vari attori per moderare i prezzi e contenere l’inflazione». Concludendo sulla misura nel suo complesso: «È una Nota che potremmo definire di responsabilità, molto ben meditata. Poi – chiosa Foti – sono previsioni. E come tutte, soggette a verifica».