Messina Denaro al punto di non ritorno, condizioni precipitate nelle ultime ore: è in coma irreversibile

23 Set 2023 8:32 - di Lorenza Mariani
Messina Denaro

Dopo il peggioramento delle ultime settimane, nelle ultime ore le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro sono precipitate: il boss mafioso, affetto da un tumore al colon,  è in coma irreversibile. Il capomafia arrestato il 16 gennaio scorso è ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale dell’Aquila. Nella serata di ieri i medici hanno valutato e disposto la sospensione dell’alimentazione.

Messina Denaro in coma irreversibile, condizioni precipitate nelle ultime ore

Sono precipitate ulteriormente nelle ultime 24 ore le condizioni di salute del boss mafioso Matteo Messina Denaro. Il capomafia è ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila dallo scorso 8 agosto, dove era giunto per un intervento chirurgico a causa di una occlusione intestinale. Prima è stato ricoverato nel reparto di rianimazione. Poi i medici che lo hanno in cura lo hanno riportato nel reparto per detenuti e guardato a vista. Poi, una ulteriore complicazione. E ora il coma irreversibile.

Giovedì un sanguinamento e poi il collasso dei parametri vitali, compromessi

Da giovedì, per l’ex boss di Cosa Nostra, il peggioramento progressivo in corso ormai da settimane, si è attestato su uno stato di non ritorno. Come riferisce nel dettaglio, tra gli altri, il sito del Tgcom24, nelle ultime 48 ore le condizioni di salute di Messina Denaro «si sono aggravate giovedì quando ha avuto un sanguinamento per poi essere colpito da un collasso con i parametri vitali compromessi. Al capezzale la nipote e legale Lorenza Guttadauria e la giovane figlia Lorenza, riconosciuta recentemente e incontrata per la prima volta nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila ad aprile».

Messina Denaro, nel testamento biologico la volontà di non subire l’accanimento terapeutico

Anche la decisione del personale sanitario che ha in cura il boss arriva a ridosso di un quadro clinico precipitato repentinamente: già da qualche giorno, infatti, Messina Denaro non riusciva ad alimentarsi in maniera autonoma. Tanto che, come dato conto anche dal nostro quotidiano in tempo reale, già il 12 settembre avevano deciso di sospendere le terapie curative in corso, e di mantenere solo la cura per il dolore. Una scelta medica in linea con le volontà del boss 61enne che, nel testamento biologico avrebbe manifestato la volontà di non subire l’accanimento terapeutico con l’utilizzo delle macchine per essere tenuto in vita.

Gli ultimi giorni sedato

Una linea condivisa dalla famiglia che da alcune settimane ha dato il proprio assenso all’interruzione della chemioterapia, e alla somministrazione solo dei farmaci inerenti la terapia del dolore. Fino a un mese fa, il “padrino” – arrestato il 16 gennaio, mentre si recava in una delle cliniche più prestigiose di Palermo per sottoporsi alla chemioterapia – è stato in discrete condizioni di salute. Poi, seguito costantemente dall’equipe dell’Oncologia dell’ospedale de L’Aquila e curato in cella, il boss ha cominciato a peggiorare progressivamente. E negli ultimi giorni è stato sedato. Oggi, quella malattia che sin dal primo interrogatorio seguito al suo arresto, il boss con aria arrogante ha indicato agli inquirenti come l’unico motivo determinante per la sua cattura, è in fase finale.

 

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